Nessun preparato dimagrante potrà più contenere efedrina. Lo stabilisce il decreto del ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, del 2 dicembre scorso e in vigore dal 12. Una disposizione che si è resa ormai necessaria dopo svariati sospetti sulla potenziale pericolosità della sostanza per la salute e dopo che, anche recentemente, l’Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco) ha evidenziato sospette reazioni avverse procurate da preparazioni galeniche dimagranti contenenti, quale principio attivo, l’efedrina e “ragionevoli motivi di possibili effetti nocivi sulla salute delle persone”.
In particolare, il decreto vieta “ai medici di prescrivere preparazioni magistrali contenenti il principio attivo della efedrina, a scopo dimagrante, e ai farmacisti di eseguire preparazioni magistrali contenenti il predetto principio attivo, a scopo dimagrante”.
La norma si inserisce in un filone di altre recenti disposizioni che dalla scorsa primavera sono intervenute per mettere al bando diverse sostanze per la preparazione magistrale di dimagranti la cui potenziale pericolosità è stata ormai pienamente riconosciuta. Si ricorda, ad esempio, che a maggio è stato vietato l’utilizzo di fenilpropanolamina/norefedrina, a luglio quello di pseudoefedrina, e da agosto vige il divieto per triac, clorazepato, fluoxetina, furosemide, metformina, bupropione e topiramato.