L’Oréal, Max Factor, Douglas… Nel test sui correttori bocciati metà dei prodotti di marca

Quasi la metà dei correttori analizzati da Oko-test, ben 9 su 20, viene bocciato con un giudizio “inadeguato” per la presenza di ingredienti non proprio graditi, come un conservante preoccupante, un allergene problematico, i Peg

Inseparabili amici (soprattutto) delle donne, i correttori sono da sempre un alleato per nascondere i difetti del nostro viso. Mai ci aspetteremmo brutte sorprese da un prodotto che ci viene in soccorso tutte le mattine per correggere le imperfezioni della pelle. Eppure, dal test effettuato dalla rivista tedesca Oko-test su 20 correttori dei marchi più famosi, emerge più di una cattiva notizia. Quasi la metà dei prodotti analizzati, ben 9 su 20, viene sonoramente bocciato ottenendo un giudizio “inadeguato” o “insufficiente”. Solo tre correttori vengono raccomandati con il massimo punteggio. Le critiche riguardano la presenza di ingredienti sgraditi, come un conservante preoccupante, un allergene problematico e degli emulsionanti appartenenti al gruppo dei Peg e derivati.

I risultati del test sui correttori

Il test ha analizzato 20 correttori, di cui 8 con sigillo di cosmetici naturali, in tonalità come “porcellana”, “avorio”, “beige” o “chiaro”, nella fascia di prezzo compresa tra 1,36 euro e 31 euro. La valutazione sugli ingredienti contenuti è a dir poco scadente. Alcuni prodotti accumulano così tanti punti negativi che di certo non possono essere raccomandati per mascherare occhiaie e simili.
Iniziamo dal conservante clorfenesina, una sostanza organica alogenata, contenuta in tre prodotti, che può causare allergie e irritazioni della pelle. Certo la conservazione può rappresentare un problema per questi prodotti, visto che gli applicatori portano ogni volta i germi dalla pelle dentro i contenitori, ma il test mostra che altri produttori optano per conservanti meno critici. Inoltre alcuni correttori non sono sigillati igienicamente mentre altri sì.
A seguire è stato rilevato un filtro UV controverso, l’etilesilmetossicinnamato, che in alcuni studi ha dimostrato di comportarsi come un interferente endocrino.
In tanti prodotti sono presenti alcune fragranze artificiali come il muschio Galaxolide, un composto policiclico che si accumula sia nel tessuto adiposo umano che nell’ambiente e sospettato di interferire con il sistema ormonale.
Ancora, in quasi tutti i prodotti analizzati sono stati rilevati emulsionanti del gruppo dei Peg e derivati, utilizzati per combinare acqua e grasso al fine di garantire una consistenza piacevole. Tuttavia, alcuni  possono rendere la pelle più permeabile alle sostanze estranee.
Infine, tra i pigmenti utilizzati per garantire una copertura particolarmente elevata della pelle, c’è il biossido di titanio (CI 77891), che in parte si presenta in forma di nanoparticelle. La sua presenza deve essere indicata nella dichiarazione, ma il uno dei prodotti testati questa informazione mancava. Sebbene il biossido di titanio sia considerato sicuro quando entra in contatto con la pelle, preoccupa la sicurezza e l’impatto ambientale delle nanoparticelle, il cui effetto non è ancora completamente compreso e studiato.

Promossi e bocciati

Tra i prodotti migliori ci sono due correttori venduti anche in Italia, il Lavera Radiant Skin e il Sante Mineral. Il terzo prodotto che ottiene un giudizio molto buono è il Terra Naturi.

Ottengono un giudizio “buono” i correttori Alterra, Alverde, Catrice, Essence, Rival de Loop, Benecos, GRN e Dr Hauschka.

I correttori che ottengono una sonora bocciatura sono quasi tutti di marchi noti:

• Artdeco
• Maybelline Super Stay Active correttore 05
• Trend it
• Douglas Ultimate
• L’Oréal Infallible 24H
• Mac Studio Fix
• Manhattan The multi-tasker
• Max Factor Faceinfinity All Day
• Nyx Can’t Stop