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BONUS – La guida completa
13 Gennaio 2021: Bonus mobili, l’Agenzia delle Entrate pubblica la nuova guida con i chiarimenti
22 Dicembre 2021:
Bonus casa, risparmio energetico, tv. Ecco gli incentivi prorogati per il 2022
Alla fine, i tanto annunciati rifinanziamenti dei bonus sono arrivati, tutti o quasi. Con una pioggia di emendamenti inseriti in manovra, infatti, dalla casa al risparmio energetico, arrivano le novità per gli incentivi che promettono di far risparmiare agli italiani.
Bonus edilizi
Il superbonus 110%, per cui era stata già annunciato il decadimento del tetto dei 25mila euro di Isee per le villette unifamiliari, viene prorogata per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025 nelle aree colpite da terremoti. Prorogato anche il bonus facciate: fino al 31 dicembre 2021 sarà possibile usufruire della detrazione Irpef al 90% sulle spese per i lavori di ammodernamento e ristrutturazione delle facciate di casa. A partire dal 2022, a meno di modifiche dell’ultimo minuto, la detrazione dovrebbe scendere al 60%.
Bonus domestici
Rinnovato anche l’ecobonus, per tutti i lavori per il miglioramento energetico domestico, con sconti del 65% e per alcuni casi fino al 75%.La detrazione per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio dell’acqua potabile, il cosiddetto bonus idrico, viene estesa a fine dicembre 2023.
Il bonus mobili, la detrazione al 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe A+ o superiore vede un aumento del tetto massimo di spesa da 5 a 10 mila euro nel 2022. Ritorna invece a 5 mila euro per il 2023 e il 2024. Prorogato, fino al 2024, anche il bonus verde, per gli interventi di rinnovo di aree verdi, giardini e balconi. L’aliquota è del 36%, applicabile su una spesa massima di 5mila euro.
Confermato fino al 2024 anche il bonus ristrutturazione, che consiste in una detrazione del 50% per i lavori di rifacimento di bagni, impianti ed eliminazione di barriere architettoniche, con un tetto di spesa massima di 96mila euro.
Bonus Tv
Anche i due bonus messi in campo per favorire il passaggio ai nuovi standard del digitale terrestre, quello Rottamazione Tv (20% di sconto fino a 100 euro) e il Bonus Tv/decoder (fino a 30 euro), cumulabili.
20 Dicembre 2021: -> Superbonus 110%, salta il tetto Isee per le villette unifamiliari
6 Dicembre 2021:
Bonus casa: le novità in manovra
Tra le novità introdotte nella manovra da 30 miliardi presentata da Mario Draghi, dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri, ce ne sono alcune di particolare interesse per i consumatori.
Superbonus e altri incentivi
Il superbonus al 110% per l’edilizia verrà riconfermato ma con limitazioni: previsto fino al 31 dicembre 2023, per il 2024 il bonus scende al 70% delle spese sostenute, nel 2025 segue un’ulteriore riduzione con il bonus che cala al 65%. Per gli interventi relativi a case unifamiliari e villette, stabilità una proroga al 31 dicembre 2022, ma solo nel caso il proprietario abbia un Isee fino a 25 mila euro. Confermati, poi, quasi tutti i bonus energetici già in vigore: acquisto di mobili, grandi elettrodomestici, lavatrici, lavasciugatrici, lavastoviglie, frigoriferi e congelatori, ma a condizione che siano finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Confermato anche il bonus ristrutturazioni facciate, ma con una riduzione del beneficio fiscale sui lavori di rifacimento delle facciate degli edifici: nel 2020 e nel 2021 il bonus è stato al 90%, l’anno prossimo sarà al 60%.
Bonus casa e asseverazioni, i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
Il decreto legge dello scorso 11 novembre, pensato dal governo per contrastare le frodi rilevate rispetto ai bonus edilizi, ha creato alcuni dubbi sui beneficiari, soprattutto per quanto riguarda la necessità dell’asseverazione (una dichiarazione che attesta il valore dei lavori fatti) da parte di un tecnico.
Il decreto legge dello scorso 11 novembre, pensato dal governo per contrastare le frodi rilevate rispetto ai bonus edilizi, ha creato alcuni dubbi sui beneficiari, soprattutto per quanto riguarda la necessità dell’asseverazione (una dichiarazione che attesta il valore dei lavori fatti) da parte di un tecnico. L’Agenzia delle Entrate pubblica per tanto sul sito, le risposte alle domande più comuni.
Prima e dopo l’11 novembre
In particolare, l’Agenzia spiega che il visto di conformità non è necessario per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio se il contribuente ha ricevuto la fattura e pagato entro l’11 novembre ma non ha ancora trasmesso la comunicazione per l’opzione dello sconto in fattura. Se si rientra in questa categoria di beneficiari, la comunicazione di cessione del credito può essere inviata senza asseverazione. Anche le comunicazioni inviate entro l’11 novembre per le quali l’Agenzia ha rilasciato regolare ricevuta di accoglimento non sono, ovviamente, tenute all’aggiunta del visto di conformità. Questo significa che per chi non rientra nella nuova norma, i crediti possono essere accettati e ceduti senza richiedere il visto di conformità e l’asseverazione della congruità delle spese, anche dopo la data dell’11 novembre 2021. Quello che vale comunque è la procedura di controllo preventivo e sospensione nei casi ritenuti a rischio.
Asseverazione per cosa?
Al contrario del periodo precedente al nuovo decreto anti-frode, la nuova asseverazione è richiesta non solo per il superbonus 110% ma anche per gli altri incentivi edilizi. Qui, una delle domande a cui risponde il Fisco è: “l’asseverazione prevista per gli interventi oggetto dei Bonus diversi dal Superbonus, di cui al comma 2 dell’articolo 121 del decreto legge n. 34 del 2020, deve attestare i requisiti tecnici dell’intervento e l’effettiva realizzazione, come previsto per il Superbonus, o riguarda solo la congruità delle spese?”. L’Agenzia risponde che i tecnici abilitati “asseverano la congruità delle spese sostenute” e, quindi, che “si ritiene che ad essa debba riferirsi la nuova attestazione richiesta”. Resta, ovviamente, fermo il rispetto dei requisiti e degli adempimenti specificamente previsti per la fruizione delle agevolazioni fiscali diverse dal Superbonus.
Superbonus
Per quanto riguarda il superbonus 110%, invece, il visto di conformità diventa obbligatorio anche nel caso in cui si intenda fruire della detrazione nella propria dichiarazione dei redditi, e non solo per la cessione del credito a terzi. Fanno però eccezione le dichiarazioni precompilate presentate direttamente dal contribuente all’Agenzia delle Entrate e quelle presentate tramite il sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale. L’obbligo del visto di conformità si applica anche per il contribuente che fruisce della detrazione nella dichiarazione dei redditi, per le spese per interventi rientranti nel superbonus. Fa eccezione il caso in cui la dichiarazione sia presentata direttamente dal contribuente o tramite il sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale.”Fatti salvi questi casi – scrive il Fisco – si ritiene che il visto di conformità vada richiesto solo per i dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione. Il contribuente è tenuto a conservare la documentazione attestante il rilascio del visto di conformità, unitamente ai documenti giustificativi delle spese e alle attestazioni che danno diritto alla detrazione”.