Siamo sempre attratti da oggetti belli e affascinanti, meno da quelli semplicemente utili. Camminando in un negozio Ikea, lungo il percorso scientificamente studiato per favorire il “contatto” con la merce, anche noi abbiamo abboccato: l’attraente binomio oggetto-prezzo ci ha indotti in tentazione. Quasi sorpresi, abbiamo capito che questo prodotto era anche ben fatto. Come può una pattumiera essere degna di tante attenzioni? Semplicemente possiede tutti gli ingredienti del cosiddetto marketing mix: un buon prodotto, un ottimo prezzo, è ben promosso e pubbliciz- zato e si presenta molto bene nel suo punto di vendita.
Parliamo della “pattumiera a pedale”, inventato per asservire l’esigenza di riporvi i rifiuti in modo comodo e igienico: stando in piedi premiamo un pedale, che aziona l’apertura e vi gettiamo le cose. All’interno un contenitore secondario, rimovibile, può accogliere il sacchetto.
Sfiorata la perfezione
Ma dov’è la novità di Snäpp? Talvolta l’innovazione non è l’invenzione in sé, semmai lo è il funzionamento dell’oggetto, il design, l’offerta in dimensioni e colori diversi, la durabilità… In altre parole la qualità, tutt’altro che scontata. Snäpp viene prodotta in parti di polipropilene stampate per iniezione, e costruita con sette componenti polimerici e uno d’acciaio (la maniglia esterna in filo, forse quello meno riuscito). Tutti gli elementi plastici, si connettono con “snap fit” (ganci a scatto), o cerniere, e il “cinematismo” interno, quelle leve che permettono al pedale di aprire il coperchio, è ancor meglio concepito, inclusa una “molla integrale”, creata nello stampaggio stesso.
Tendente alla perfezione, la pattumierina ha svelato solo un lieve difetto: il coperchio, quando aperto, in qualche caso tende a impuntarsi e a non richiudersi. Snäpp costa 9,50 euro nella versione da 5 litri da noi provata.