Pubbliredazionale a cura di Legge3.it
Nella nostra nazione abbiamo la grande piaga sociale di voler a tutti i costi puntare il dito e giudicare il prossimo. È una piaga che viviamo tutti i giorni e in tutti i settori, ma nel settore dei debiti questo fenomeno si scatena per dare il peggio di sé.
Ne ho parlato più volte ma non mi stancherò mai di affrontare questo argomento, perché ritengo che sia quello che ci blocca come popolo civile, nell’evoluzione sociale ed economico/finanziaria. Anche davanti a delle disgrazie, spesso in tanti si sentono in diritto di sputare sentenze, emettere giudizi senza pietà e, nel caso dei debiti, la gente si scatena letteralmente. Ne sono una dimostrazione concreta i tanti commenti avvelenati che continuano a fioccare sotto i nostri post su Facebook o YouTube, di gente con lo stipendio ultrasicuro grazie alle raccomandazioni del paparino e che non ha la minima idea di cosa significhi perdere il sonno la notte per questi problemi.
Ma il problema concreto non è solo perdere il sonno.
Ci sono migliaia di italiani che hanno perso la vita per questi problemi e, anche se i giornali e telegiornali tendono a non dare queste notizie, alla lunga vengono fuori da sole, dimostrando la pochezza dei giornalisti e mostrando la portata che questo problema rappresenta.
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Purtroppo è opinione comune che il sovraindebitamento sia qualcosa che la gente si va a cercare, facendo la bella vita, permettendosi lussi altrimenti inarrivabili attraverso i finanziamenti o vivendo alle spalle della società facendo gli evasori fiscali. Tendenzialmente la gente comune, non avendo informazioni preferisce sempre pensare male! Nulla di più sbagliato. Il motivo che porta le persone a parlare in questo modo è sicuramente la loro “beata ignoranza” di quello che è il dramma del sovraindebitamento. Sono convinti che i debiti siano sempre voluti, una conseguenza ad azioni deliberate ai danni dei creditori.
Ma anche a voler pensare in un certo modo, mi chiedo: ma questa gente dove diamine vive? Dov’era mentre nel 2008/2009 l’economia mondiale collassava? Dov’era quando nel 2014 ci sono state ben 15.336 aziende chiuse per fallimento, con la conseguenza di milioni di posti di lavoro persi? Dove diavolo erano durante il più recente lockdown e tutto il periodo post pandemia? Non hanno visto cosa ha comportato in termini economici in Italia (e nel mondo)? E la crisi energetica dopo i recenti fatti Russia/Ucraina? E dei mutui schizzati alle stelle dopo l’aumento dei tassi di interesse della BCE non hanno visto nulla? Davvero mi domando certe volte se queste persone hanno sale in zucca! Non viene considerato neppure l’evento sfortunato, tipo una malattia… un lutto, una calamità naturale…
Non sono solamente in America, in Asia o ai tropici le calamità naturali, l’Italia è stata sempre più colpita da terremoti, alluvioni, incendi e ci sono state migliaia di persone che hanno perso tutto quello che avevano, anche la casa. Non pensano che tutto quello che hanno perduto ha portato una crisi finanziaria? Magari l’azienda è rimasta coinvolta in una di queste tragedie ed hanno perso il lavoro, commesse, fatturato… oppure la casa aveva ancora un mutuo che bisognava finire di pagare.
Quando dico che “non c’è colpa” nel sovraindebitamento lo faccio alla luce di fatti concreti che, in Legge3.it, ogni giorno tocchiamo con mano, ascoltando la vita delle persone che si rivolgono a noi per la consulenza. Trovarsi pieni di debiti, senza avere la possibilità di poter pagare i creditori, non può essere una colpa, perché, come abbiamo visto, sono tanti i fattori esterni che mettono in crisi famiglie e imprese, al punto di schiacciarle. Le colpe sono da ricercare altrove e sono da attribuire ad un sistema finanziario troppo aggressivo che è peggiorato enormemente già con l’introduzione dell’euro.
Ma se lo stato di sovraindebitamento non porta colpe con sé, mette la persona che ne è afflitta nella condizione di una grande responsabilità: uscire dal sovraindebitamento! Infatti, è del singolo individuo la responsabilità delle azioni che farà dopo essersi trovato in quella condizione.
Non fare nulla, cercare soluzioni sbagliate, sottovalutare il problema o affrontarlo in modo serio e risolutivo, sono alcune delle scelte che ogni persona può fare e la responsabilità della scelta rimane su di lui! Scegliere di non fare nulla attendendo che qualcuno risolva il problema o pensando che i creditori possano rinunciare ai loro crediti, è forse la peggiore delle scelte che si possano fare. Nessun creditore rinuncerà mai ai propri soldi, farà tutto quello che la legge gli consente per tornare in possesso del proprio denaro, fino a pignorare ogni singolo bene del debitore, creandogli una vita ancora più infernale!
Anche l’attesa di un intervento superiore, come qualche legge straordinaria, non servirà a nulla. Non bisogna aspettarsi straordinari e miracolosi aiuti dallo Stato, perché questo ha già fatto la sua parte nel 2012 quando ha emanato la legge 3 che prevede le procedure contro il sovraindebitamento, oggi contenute nel codice della crisi! In Legge3.it siamo altamente specializzati sull’applicazione di queste procedure che ci hanno permesso di salvare centinaia di famiglie e liberarle dalla morsa dei debiti!
La vera responsabilità risiede nella persona in sovraindebitamento solo nella scelta di come agire. Questo comporta delle conseguenze che si ripercuotono sulla sua vita e su quella dei suoi familiari. Occorre tenere sempre a mente che il sovraindebitamento può cadere sulla testa di chiunque, nessuno ne è esente. Quindi la responsabilità vera sta in come si reagisce!