In Francia per la prima volta si attiva il Fondo di compensazione per le vittime dei pesticidi (Fivp): stabilito il nesso tra la morte di una giovane e la sua esposizione ai pesticidi durante il periodo prenatale
Emmy ha contratto la leucemia a causa dei pesticidi impiegati nella coltivazione di fiori in cui era occupata la mamma e la sua esposizione a queste sostanze tossiche è cominciata fin da quando era nel gembro. Ora che il nesso causale tra esposizione e malattia è stato riconosciuto, i genitori della piccola Emmy, morta a 11 anni il 12 marzo 2022, dopo sette anni di lotta contro il cancro, saranno indennizzati dal Fondo di compensazione per le vittime dei pesticidi (Fivp). Si tratta delle prima bambina vittima dei pesticidi in Francia per la quale lo Stato dovrà risarcire i genitori.
“25mila euro per ciascun genitore“, scrive Le Monde, troppo pochi per le sofferenze patite dalla piccola e dalla sua famiglia, secondo i legali che assistono Laure Marivain e suo marito che si sono appellati alla Corte di Appello di Rennes per chiedere un riconoscimento economico più dignitoso. “È come se Emmy e la sua famiglia non avessero sofferto in tutti questi anni”, ha commentato François Lafforgue, avvocato dei coniugi Marivain.
Tra la diagnosi di leucemia linfoblastica acuta B, nel gennaio 2015, e la sua morte, Emmy ha trascorso 468 giorni nel reparto di oncologia pediatrica dell’Ospedale universitario di Nantes, effettuando esami e interventi medico-chirurgici. Ora i genitori chiedono che sia fatta giustizia fino in fondo.