pubbliredazionale a cura di Genio in 21 Giorni
Ogni individuo ha un potenziale inesplorato che è indispensabile scoprire e sapere come rendere operativo, soprattutto in questo scenario di rapida evoluzione tecnologica e di continue trasformazioni nel mondo del lavoro
Spesso ci si chiede quale sia oggi la prima e più importante fra le soft skills, le abilità trasversali che influenzano i nostri risultati a qualsiasi livello, non solo lavorativamente.
Per Massimo De Donno, CEO di Genio net, il primo corso internazionale sul Metodo di Studio Personalizzato, non ci sono dubbi. Ciò a cui si deve dare la priorità è l’abilità di base senza la quale non possiamo nemmeno veramente esprimere la nostra umanità: imparare a imparare.
A ben guardare, è un’evidenza che dovrebbe essere sotto gli occhi di tutti: l’avanzamento dell’intelligenza artificiale procede a grandi passi, suscitando preoccupazioni riguardo alla sua capacità di eclissare l’intelligenza degli stessi umani che l’hanno creata; allo stesso tempo, ci troviamo immersi in un flusso costante e crescente di informazioni, che rende la nostra conoscenza sempre più limitata rispetto all’intero corpus del sapere umano.
In questo scenario di rapida evoluzione tecnologica e di continue trasformazioni nel mondo del lavoro, diventa fondamentale sapersi adattare e imparare in modo continuativo.
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Tuttavia, nonostante l’importanza evidente dell’apprendimento continuo, molte persone si trovano a lottare contro ostacoli che sembrano insormontabili: l’analfabetismo funzionale, l’abbandono scolastico, e una diffusa sensazione di inadeguatezza nello studio che bambini, universitari e adulti incontrano sempre più spesso, rendendo difficile realizzare i loro obiettivi personali e professionali.
Questi problemi, pur manifestandosi in forme diverse, hanno una radice comune profondamente intrecciata alla mancanza di un metodo di studio personalizzato.
Oggi più che mai c’è bisogno di un metodo di studio che non solo faciliti l’acquisizione di conoscenze, ma che permetta di farlo in tempi brevi, al passo con la velocità dei nostri giorni, per non rimanere implacabilmente indietro. E questo ambizioso risultato si può cogliere solo mettendo a punto per ogni individuo diverso un metodo di studio personalizzato.
Di fronte a queste sfide, “Genio in 21 Giorni” si presenta come un faro nella nebbia, offrendo un approccio rivoluzionario all’apprendimento. Fondato sulla convinzione che ogni individuo possiede un potenziale inesplorato, il corso si propone di cambiare radicalmente il modo in cui le persone si approcciano allo studio.
Il nome del Corso potrebbe sembrare una promessa impossibile a chi non è addetto ai lavori. Anzi, spesso succede che, anche durante un’intervista seria, il giornalista di turno finisca per ironizzare sul nome “Genio in 21 Giorni” – che è anche il titolo del libro edito da Sperling uscito nel 2012.
In effetti 21 giorni non sono il tempo che serve per diventare un genio, ma è un tempo sufficiente per riscoprire un po’ della propria genialità. Quel tratto in comune che ogni essere umano ha con le grandi menti della storia.
Prova ne è il fatto che, da quando è stato lanciato, il corso ha formato oltre 70.000 studenti in Italia e all’estero, ottenendo feedback estremamente positivi e trasformando la vita accademica e professionale di molti. Gli studenti riportano miglioramenti significativi nella gestione dello studio, nell’autoregolazione e nella motivazione, testimoniando la capacità del corso di fornire strumenti efficaci e duraturi per l’apprendimento.
Tutto questo non è certo frutto di magia, ma di scienza ormai consolidata. Come spiega Massimo De Donno nel suo TedX dal titolo “Genio si nasce o si diventa?”, un numero sempre maggiore di studi sottolinea che l’intelligenza e il talento possono essere sviluppati e potenziati attraverso approcci educativi adeguati.
Nel TedX De Donno racconta un aneddoto della vita di Thomas Edison che ben spiega in che senso ognuno di noi in realtà è un genio. Da bambino Edison fu etichettato dagli insegnanti come lento e incapace di apprendere. Al punto che fu consegnata un giorno a sua madre una lettera, in cui si dichiarava che la scuola non poteva più accoglierlo a causa del fatto che Edison doveva chiaramente presentare un ritardo mentale.
La madre, fortunatamente, ignorò il drammatico pronostico e decise di istruirlo personalmente, trasformando un potenziale caso di analfabetismo e abbandono scolastico in quello che è passato alla storia come uno dei più grandi inventori.
Anche la storia di Albert Einstein parla a chiare lettere: conosciuto per la sua teoria della relatività e per essere uno dei fisici più brillanti di tutti i tempi, Einstein ha avuto un inizio problematico nel suo percorso educativo.
È noto che nei primi anni di vita mostrò un ritardo nell’apprendimento, sollevando dubbi sulle sue capacità cognitive. Tuttavia, come per Edison, le difficoltà iniziali non gli hanno impedito di raggiungere vette straordinarie di successo scientifico. La sua storia è un promemoria che le prime difficoltà non determinano il potenziale di apprendimento di una persona.
Questi esempi mettono in luce un aspetto fondamentale: il genio non è semplicemente una questione di doti innate, ma il risultato dell’interazione tra le capacità individuali e l’ambiente di apprendimento.
“Genio in 21 giorni”: una soluzione innovativa
Nel panorama delle sfide educative attuali dunque, il corso “Genio in 21 Giorni” emerge come una proposta rivoluzionaria, fondata sull’idea che ogni individuo possiede un metodo di studio unico, che, una volta scoperto e perfezionato, può trasformare radicalmente il proprio approccio all’apprendimento.
Il corso si distingue proprio per tale aspetto. Riconoscendo che ognuno ha uno stile cognitivo unico, si propone di aiutare i corsisti a sviluppare un metodo di studio che rispecchi le proprie peculiarità, potenziando così le capacità di memorizzazione, concentrazione e organizzazione dello studio.
Attraverso tecniche avanzate e un percorso personalizzato, mira a riscoprire e valorizzare la “genialità” intrinseca di ciascuno, dimostrando che, con gli strumenti giusti, “imparare a imparare” è non solo possibile, ma può diventare un’esperienza trasformativa.
La mission è duplice: da un lato, fornire agli studenti e ai professionisti di tutte le età gli strumenti per superare le sfide dello studio e del lavoro; dall’altro, far riscoprire l’amore per l’apprendimento, dimostrando che migliorare le proprie prestazioni è possibile a qualsiasi età, purché si disponga degli strumenti adeguati.
In ultima analisi, “Genio in 21 giorni” non insegna solo un metodo di studio, ma educa a ottenere risultati straordinari, affrontando e superando gli ostacoli che si frappongono tra gli individui e il loro pieno potenziale.