Rifiuti, i comuni più virtuosi contro gli abbandoni illeciti. I premi PlasticFree

RIFIUTI COMUNI PLASTICFREE

Fototrappole contro chi lascia illegalmente i rifiuti, depuratori di acqua nelle scuole, distributori di detersivo biodegradabile: l’impegno dei piccoli comuni premiati da PlasticFree Onlus. Ecco quali sono

Un’ordinanza che proibisce il lancio di palloncini, fototrappole per l’abbondono di rifiuti nelle piazzole stradali, depuratori di acqua nelle scuole e consegna di borracce agli studenti. Queste alcune delle misure adottate dai comuni premiati da Plasticfree Onlus per l’edizione 2023, con

L’associazione, nata nel 2019, ha come obiettivo sensibilizzare le persone sulla pericolosità dell’inquinamento da plastica. Tra le attività che l’associazione svolge, oltre a eventi di raccolta di rifiuti di plastica, il salvataggio di tartarughe marine (e proprio il logo della tartaruga è quello usato per valutare l’impegno delle amministrazioni comunali per ridurre i rifiuti) e l’educazione nelle scuole, premia i Comuni Plastic Free. Cosa significa e come si diventa Comuni Plastic Free? Lo abbiamo chiesto al presidente dell’associazione Luca de Gaetano che ci ha risposto che i “comuni premiati non sono comuni in cui non c’è più plastica – sarebbe impossibile – ma amministrazioni che hanno ottenuto un alto punteggio rispetto ai criteri di valutazione che ruotano attorno a 5 pilastri: lotta contro gli abbandoni illeciti, sensibilizzazione del territorio, collaborazione con l’associazione, gestione dei rifiuti urbani, attività virtuose realizzate”.

I 4 comuni a massimo punteggio contro gli abbandoni illeciti

I comuni che ambiscono a questo risultato firmano un protocollo di intesa con Plasticfree Onlus e si impegnano a relaizzare un cambiamento concreto nel territorio e a sensibilizzare i cittadini a inquinare meno. Ad oggi hanno aderito 285 comuni in tutta Italia. I comuni premiati nel 2023 sono 69, 4 hanno ottenuto il massimo punteggio: Borgo Virgilio (Mantova), Mogliano Veneto (Treviso), Termoli (Campobasso), Legnago (Varese).

Cosa hanno realizzato? Hanno stanziato fondi per la riqualificazione e la pulizia di zone degradate dai rifiuti, come la pulizia della Conca fluviale sul Canalbianco, a Torretta (Mantova), per cui sono stati stanziati 45.000 euro all’anno ripartiti tra 31 municipi. Molti comuni hanno istituito la gurdia ambientale volta a monitorare e sanzionare con multe salate gli abbandoni illeciti, installato fotocamere e videocamere per monitorare le zone impropriamente rese discariche.

Mogliano Veneto ha aumentando di 25 unità le videocamere per una spesa di 275.000 euro. Il Comune di Legnago ha previsto una manutenzione straordinaria del parco e la messa in sicurezza 72 aceri americani per un totale di 335.000 euro. Il Comune di Termoli ha collocato case dell’acqua che distribuiscono sacchetti, forniscono ricarica ai mezzi elettrici ed erogano detersivo biodegradabile. Inoltre ha emanato un’ordinanza che vieta l’abbandono di palloncini e lanci di lanterne per ridurre la presenza di plastiche e microplastiche nei mari, a tutela delle specie marine. Senza dimenticare l’impegno alla sensibilizzazione dei cittadini attraverso eventi come il Verona Green Movie Land, un progetto di cinema, cultura e turismo che ha coinvolto i Comuni di Legnago, Bardolino, Soave, Negrar di Valpolicella, Lessinia, nella proiezione di film, documentari o cortometraggi sui principi di sostenibilità e responsabilità sociale.

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“La difficoltà? Coinvolgere i Comuni più gradni”

Tutte iniziative potenzialmente replicabili anche altrove, soprattutto se attraverso il protocollo di intesa con l’associazione si semplifica la burocrazia e si consente ai cittadini volontari di collaborare alla pulizia di spiagge e boschi, salvando animali marini e terrestri dall’ingestione della plastica. “Il problema” dice Luca de Gaetano “è stato convinvincere i comuni ad assumersi l’onere dello smaltimento dei rifiuti raccolti nei loro territori a conclusione degli eventi di pulizia con noi”. Di fatto, solo negli ultimi mesi, l’associazione ha raccolto 2.217.629 kg di plastica dall’ambiente.  “Ora che siamo più conosciuti” continua “è più semplice, ma la difficoltà maggiore è coinvolgere i comuni più grandi. Qui è più difficile per noi comunicare con chi decide in materia di ambiente e l’iter delle delibere è più lungo. Nella nostra esperienza i comuni più piccoli fanno meno fatica ad essere virtuosi”.