Il ministero della Salute ha pubblicato il richiamo di due lotti di integratori alimentari a base di aloe rispettivamente del Juice aloe arborescens e della Ricetta del Frate aloe arboscens dell’azienda agricola Il Pucino-Vonderwein per “concentrazione di aloina superiore ai limiti di conformità”.
I lotti richiamati sono:
- il 05110 del Ricetta del Frate aloe arboscens (confezione da 500 ml, scadenza 04/2023);
- il 15115 del Juice aloe arborescens (confezione da 500 ml, scadenza 04/2023).
L’azienda raccomanda “di sospendere il consumo e contattare l’azienda per il ritiro /sostituzione dei prodotti stessi” chiamando al numero di telefono 040-2824145 o scrivendo all’indirizzo e mail: [email protected].
Che cos’è l’aloina
Le aloine sono la difesa delle piante di aloe dagli aggressori i quali sono dissuasi dai loro effetti poco graditi. Nel 2013 l’Efsa si pronunciò a favore dei derivati dell’idrossiantracene perché si ritiene che migliorino la funzionalità intestinale, anche se ne sconsigliava l’uso cronico e a dosi elevate per motivi di sicurezza. Nel 2018 la stessa Autorità ha stabilito che alcuni derivati dell’idrossiantracene possono danneggiare il Dna e stabilisce in 10 milligrammi per chilo il limite di sicurezza giornaliero da assumere.
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L’aloe può essere “consumata” senza problemi? Per rispondere a queste domande abbiamo chiesto il parere del professor Alberto Ritieni, ordinario di Chimica degli Alimenti presso il Dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli: “Come struttura chimica i derivati dell’idrossiantracene somigliano molto agli Ipa, gli Idrocarburi policiclici aromatici, che sappiamo presentare un profilo di tossicità per la salute umana”. E questo compromette l’immagine “naturale” e inibisce l’impiego dell’Aloe negli integratori alimentari? “Non cadiamo nell’errore di pensare che una sostanza naturale sia per definizione un composto innocuo. Questo principio generale vale anche per piante officinali come l’Aloe visto che contiene una serie di sostanze pericolose e per questo l’Aloe, o i derivati della stessa nei preparati, viene prescritta con un ben preciso limite di presenza di aloina A e B che non devono essere superati e i preparati casalinghi di Aloe non permettono di eliminare queste sostanze che sono il rischio da non dovere correre”.