Dopo la fumata nera di ieri, oggi tocca alla Commissione europea stabilire l’iter per arrivare a una decisione sul futuro del glilfosato. Oggi a Strasburgo è in calendario una riunione del colleggio dei commissari europei. La Commissione non ha mai nascosto l’intenzione di rinnovare l’autorizzazione all’uso dell’erbicida sospettato di essere cancerogeno ma non vuole decidere al posto degli Stati membri.
“Decidano gli Stati membri”
Ieri, tuttavia, è arrivata la fumata nera da parte del Comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi (Plants, animals, food and feed committee, Paff) chiamato a decidere se prorogare per 18 mesi l’uso del glifosato in Europa, in attesa che l’Autorità europea per le sostanze chimiche (Echa) pubblichi la sua valutazione come richiesto nei giorni scorsi dal commissario per la Sicurezza alimentare, Vytenis Andiuakitis.
Non si è arrivati a un accordo e così oggi la riunione di Strasburgo potrebbe indicare una nuova road map. In realtà se gli Stati membri non giungono a una decisione la Commissione potrebbe sottoporre la proposta a una comitato di rappresentanti politici dei 28 Stati entro un mese. Se poi non ci fosse ancora una decisione, Bruxelles potrebbe adottarla comunque.
La pressione dell’opione pubblica
Insomma si prende ancora tempo anche perchè la pressione dell’opinione pubblica è tale e crescente nel chiedere lo stop al glifosato che le istituzione europee faticano a prendere una decisione che rischia di essere impopolare. “Finché non ci sarà un chiaro divieto a livello europeo, continueremo a vivere in un mondo che viene inondato con un erbicida che è anche un probabile cancerogeno”, ha dichiaratoi Franziska Achterberg dell’ufficio europeo di Greenpeace. “È scandaloso – ha aggiunto Federica Ferrario di Greenpeace Italia – ma purtroppo non così insolito per la Commissione tenere sul mercato pesticidi pericolosi dopo la scadenza della licenza”.