Apple dovrà risarcire, per oltre 450 milioni di euro, i clienti che hanno acquistato e-book sulle sua piattaforma a un prezzo gonfiato. I listini venivano tenuti alti attraverso una serie di accordi stretti dal colosso di Cupertino con vari editori: Hachette Book Group, controllata da Lagardere, HarperCollins Publishers, parte di News Corp, Penguin Group, Simon & Schuster, controllata da Cbs, e Macmillan, parte di Verlagsgruppe Georg von Holtzbrinck. E così, secondo la Corte Suprema degli Stati Uniti che ha rigettato il ricorso in appello della Apple condannata in primo grado, dovrà risarcire i suoi clienti per una cifra davvero ragguardevole.
Ma cosa prevedeva la condanna in primo grado? Nel giugno scorso la Corte d’Appello di New York aveva riconosciuto Apple colpevole di aver violato le leggi antitrust. Questo significa, ha spiegato l’agenzia Reuters, che Cupertino dovrà pagare i 450 milioni di dollari previsti dal patteggiamento concordato in precedenza nell’ambito della causa intentata nel 2012 dal dipartimento di Giustizia e da una trentina di Stati americani, che accusavano la società di avere aumentato arbitrariamente i prezzi, d’accordo con gli editori, quando è stato lanciato l’iPad, nel 2010. La maggior parte della cifra servirà a risarcire i consumatori.