Chiedilo al Test | Maggio 2015. Compilazione del 730 e conciliazione di coppia

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Riproponiamo qui gli argomenti trattati sul numero di Maggio 2015: 730 precompilato per la denuncia dei redditi e conciliazione in materia di separazioni e divorzi.

730 precompilato

Che cos’è il modello 730 precompilato?
Il 730 precompilato è una normale dichiarazione dei redditi che dal 2015 viene predisposta direttamente dall’Agenzia delle Entrate sulla base di dati anagrafici/reddituali in suo possesso e in parte comunicati da soggetti esterni (ad esempio sostituti d’imposta, banche, assicurazioni, enti previdenziali). (fonte Caf Acli)
Quali sono i contribuenti che potranno usufruire della dichiarazione precompilata?
La dichiarazione precompilata non viene messa a disposizione di tutti i contribuenti, ma solo dei lavoratori dipendenti e pensionati che nel 2014 hanno fatto il 730 (redditi 2013). (fonte Caf Acli)
Dove posso trovare il mio 730 precompilato? Mi viene spedito a casa?
Il 730 precompilato non viene spedito a casa e tanto meno per posta elettronica. L’Agenzia delle Entrate lo carica online in un’area riservata del proprio sito, per accedere alla quale il contribuente dovrà fare richiesta di un codice PIN. Dopodiché, una volta ricevuto il PIN, potrà consultare la dichiarazione ed eventualmente integrarla in via autonoma, restando pienamente responsabile di quanto dichiarato. (fonte Caf Acli)
Quali informazioni contiene il 730/2015 precompilato?
Anzitutto possiamo dire quelle che non contiene, cioè le spese mediche, d’istruzione, funebri, le eventuali erogazioni fatte alle Onlus, le spese sportive e quelle edili o finalizzate al risparmio energetico (ovviamente effettuate nel 2014). Questo significa che in assenza dei suddetti dati, laddove il contribuente abbia effettivamente sostenuto spese di questo tipo, la dichiarazione deve essere integrata. Le informazioni che invece vengono inserite provengono sostanzialmente da tre fonti: i sostituti d’imposta, poi le banche, le assicurazioni e gli istituti di previdenza, ed infine la stessa Agenzia delle Entrate. Quest’ultima ricava dalle dichiarazioni dell’anno passato i dati relativi a crediti d’imposta, fabbricati e terreni, comprese le spese detraibili coi bonus 50 o 65 per cento già in corso alla data del 31 dicembre 2013. Dall’Anagrafe tributaria vengono poi ricavati gli eventuali nuovi acquisti del 2014, ai quali però il contribuente deve abbinare il codice di utilizzo.Da banche, assicurazioni ed enti previdenziali, vengono invece comunicati mutui, polizze vita/invalidità, e contribuzioni (comprese quelle versate per colf e badanti). La terza branca di informazioni proviene infine dai sostituti di imposta tramite le Certificazioni Uniche, contenenti anzitutto i dati anagrafici della persona e gli eventuali riferimenti ai familiari a carico. Vi sono poi i redditi da lavoro dipendente, pensione o assimilati, le ritenute Irpef e addizionali, le eccedenze d’imposta e gli acconti già pagati, e in più gli eventuali “altri redditi” (vale a dire le prestazioni da lavoro autonomo, le retribuzioni occasionali, i compensi sportivi dilettantistici o gli introiti derivanti dai diritti d’autore). (fonte Caf Acli)
Per la compilazione o integrazione del modello posso continuare ad avvalermi dell’assistenza fiscale del Caf?Certamente sì. Anziché agire autonomamente tramite il sito delle Entrate, dove i modelli vengono messi a disposizione del contribuente, è comunque possibile avvalersi dell’assistenza fiscale compilando l’apposito modello di delega e consegnandolo al proprio CAF di fiducia. In questo modo si autorizza il CAF a scaricare il modello 730 precompilato e a confermarlo, oppure integrarlo, sulla base della documentazione da esibire. (fonte Caf Acli)

Sarà ancora possibile presentare gratuitamente al Caf il vecchio modello precompilato?No, la consegna gratuita al CAF del vecchio precompilato da quest’anno non sarà più ammessa. Sulle stesse istruzioni del 730/2015 la seguente frase: “Chi si rivolge a un Caf o a un professionista abilitato può consegnare il modello già debitamente e correttamente compilato senza pagare alcun compenso al Caf o al professionista” è stata eliminata. In pratica, per quanti vogliono utilizzare la precompilazione gratuita, senza passare da un intermediario fiscale, l’Agenzia mette a disposizione la possibilità di farlo online sul suo stesso sito. Fra l’altro la precompilazione online è anche possibile per chi non ha il suo 730 già pronto, con l’unica differenza che queste persone dovranno necessariamente partire da zero invece di trovarsi alcuni dati già inseriti. Per tutti gli altri contribuenti che invece non vogliono considerare il loro 730 precompilato, o che magari non lo hanno già pronto e non vogliono nemmeno compilarlo da soli, l’unica soluzione è quella di rivolgersi, dietro compenso, a un intermediario di fiducia come il CAF ACLI, il quale apporrà il proprio visto di conformità figurando come responsabile della dichiarazione inviata. (fonte Caf Acli)

Che garanzie ho scegliendo di rivolgermi al Caf?
Una delle novità introdotte con la riforma del 730 è proprio la totale responsabilità degli intermediari fiscali nel caso dei contribuenti che scelgono di affidarsi alla loro assistenza. Questo significa che nel momento in cui il contribuente interpellerà il CAF per farsi assistere nella compilazione/integrazione del modello 730, il CAF stesso gli chiederà di prendere in esame tutta la documentazione necessaria, dopodiché apporrà il suo visto di conformità, sciogliendo così il cittadino da qualunque responsabilità. Ovviamente l’unica cosa di cui il CAF non può rispondere è l’eventuale comportamento doloso del contribuente. In pratica, in caso di dichiarazione infedele, se l’errore fosse addebitabile al solo CAF, quest’ultimo si farebbe carico sia della maggiore imposta non versata che delle sanzioni e degli interessi (il cittadino quindi non pagherebbe nulla). Viceversa, se fosse provato il dolo da parte del contribuente, questi sarebbe chiamato a rispondere in prima persona versando sia la maggiore imposta, che le sanzioni e gli interessi. (fonte Caf Acli)

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Entro quando bisogna presentare il 730?
Il 730, sia che il contribuente scelga di confermarlo/integrarlo autonomamente, sia che la conferma/integrazione avvenga tramite il CAF, deve essere spedito entro il 7 luglio. (fonte Caf Acli)

In caso di errori o dimenticanze sarà possibile inviare una dichiarazione rettificativa dopo la consegna del modello originario?
Certamente sì, l’invio di una dichiarazione rettificativa sarà possibile fino al 10 novembre. (fonte Caf Acli)

Si può presentare il 730 congiunto direttamente tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate?
No. La presentazione in forma congiunta del modello 730, sia precompilato che ordinario, può avvenire solo tramite Caf, professionista abilitato o sostituto d’imposta.

Per accedere alla dichiarazione precompilata posso utilizzare anche il Pin dell’Inps?
Sì. Si può utilizzare il Pin di tipo “dispositivo” dell’Inps. Chi possiede il Pin ordinario (che serve ad esempio per ottenere la Certificazione Unica) deve dunque trasformarlo in dispositivo, accoppiando alla richiesta telematica o telefonica una copia del proprio documento d’identità. L’accesso al 730 precompilato è possibile anche con la Carta Nazionale dei Servizi, ma occorre avere comunque il Pin dell’Agenzia delle Entrate o il Pin dispositivo dell’Inps.

Separazione? Si concilia

Couple sitting on couch listening to therapist

L’assistenza degli avvocati ai coniugi è sempre obbligatoria nella negoziazione assistita?
No, nei casi di consensualità (separazione con- sensuale, divorzio congiunto e modifica consensuale delle condizioni di separazione o divorzio) è facoltativa (art. 12 decreto giustizia).

In questi casi come si fa da soli?
I coniugi, in autonomia, inviano al sindaco del loro Comune di residenza, le dichiarazioni di volersi se- parare o di voler divorziare secondo le condizioni tra loro concordate (art. 12, comma 3). Il sindaco li convoca non prima di 30 giorni per confermare l’accordo. La mancata comparizione equivale alla mancata conferma dell’accordo.

Se una coppia di fatto con prole si separa, può usare negoziazione assistita per tutelare i figli?
No. La negoziazione non si applica all’affidamento e al mantenimento di figli di coppie non coniugate.

In caso di divorzio assistito si può inserire nell’accordo un trasferimento immobiliare?
No. La legge esclude i patti di trasferimento patri- moniali. Vanno inseriti nelle condizioni della procedura giurisdizionale, trascrivendo nei registri immobiliari il provvedimento omologato dal pm.

Che ruolo hanno gli avvocati nella negoziazione?
Sono chiamati a essere non solo difensori, ma anche negoziatori e conciliatori. Hanno, poi, il potere di autenticare e certificare le sottoscrizioni delle parti, la dichiarazione di mancato accordo; devono comportarsi secondo lealtà e tenere riservate le informazioni ricevute nella procedura e non possono utilizzarle nell’eventuale giudizio; infine, devono trasmettere entro 10 giorni l’accordo all’ufficiale dello stato civile del Comune.

Che controlli effettua il pubblico ministero?
Quelli di “regolarità” per le coppie senza figli minori o incapaci o non economicamente autosufficienti. Nelle altre ipotesi, l’accordo deve essere inviato alla procura entro 10 giorni e il pm lo autorizza se le condizioni sono nell’interesse dei figli.

E se l’accordo non supera il controllo del pm?
Il pm lo trasmette entro 5 giorni al presidente del tribunale che fisserà, entro 30 giorni, un’udienza per la comparizione delle parti. A questo punto, il presidente potrebbe decidere di omologare comunque l’accordo o invitare le parti a modificarlo accogliendo i rilievi del pm, oppure ancora aprire la fase contenziosa.

 

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