Il video di Essere Animali: pecore rinchiuse in gabbia e costrette a non pascolare

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Macachi, maiali, conigli e adesso anche pecore. L’ultima investigazione di Essere Animali ci ha portatoè stata condotta nel più grande allevamento intensivo di pecore per la produzione di latte, la Ovimilk srl, in provincia di Brescia dove 5000 ovini, tra pecore, agnelli e montoni, vivono rinchiusi in capannoni di cemento senza la possibilità di accedere mai al pascolo. Obiettivo dell’indagine è sensibilizzare ad evitare o perlomeno ridurre il consumo di prodotti di origine animale come carne, latte e formaggi.  “Le due filiere infatti sono strettamente collegate fra loro” fanno sapere dall’associazione che aggiungono: “Come tutti i mammiferi anche le pecore producono latte dopo il parto, per nutrire i propri piccoli. Ma per destinarlo al consumo umano, negli allevamenti gli agnelli vengono separati dalla madre subito dopo la nascita e nutriti con mangimi industriali. Se maschi verranno macellati per la carne a soli 30 giorni di vita, se femmine saranno allevate per la produzione di latte.” (continua dopo il video)

Si tratta di un allevamento di tipo industriale, le pecore sono indotte a parti continui così da produrre latte che verrà utilizzato per fare soprattutto formaggio.
Spiegano dall’associazione: “Il nostro investigatore ha filmato animali presi a calci, insultati e colpiti con tubi di ferro. Durante gli spostamenti o le fasi di mungitura, alla minima resistenza gli animali vengono maltrattati. In un caso per braccare un montone un operaio lo cavalca per diversi metri. A queste violenze si aggiungono poi le conseguenze dell’allevamento intensivo. Le pecore sono trattate come se fossero macchine da latte, alimentate con mangimi ad alto rendimento e sottoposte a mungitura 2 volte al giorno, per 8 mesi l’anno. Questa produzione innaturale esige animali giovani e prestanti, per questo sono macellate attorno ai 5-7 anni, mentre potrebbero viverne fino a 12.”