Donare il latte materno: una scelta generosa possibile solo a Vicenza e Bologna

Donare il latte materno per destinarlo ai bambini ricoverati nei reparti di terapia intensiva neonata: un progetto di grande generosità che, però è possibile solo nella provincia di Vicenza e Bologna grazie alla Centrale del latte di Vicenza e Granarolo che hanno attivato due banche del latte materno donato.

Nella provincia di Vicenza, l’iter per la donazione prevede una serie di passaggi che iniziano con l’individuazione delle mamme donatrici. Il latte materno viene ritirato presso  il domicilio della mamma da personale formato dalla Croce Bianca di Vicenza, e poi consegnato al laboratorio dedicato presso la Centrale del Latte di Vicenza che dopo aver svolto i controlli del caso, pastorizza  e congela il latte per poi destinarlo ai reparti di terapia intensiva neonatale.

Ha spento 7 candeline, invece, Allattami, la Banca del Latte Umano Donato di Bologna (www.allattami.it), il progetto senza scopo di lucro promosso dal Policlinico di Sant’Orsola di Bologna in collaborazione con Granarolo, con la partecipazione de Il Cucciolo, l’associazione di Bologna dei genitori dei bambini nati pretermine. Allattami seleziona le mamme donatrici, ritira il loro latte direttamente a casa, lo pastorizza e conserva in condizioni di massima sicurezza e lo fornisce agli ospedali. Le mamme donatrici, selezionate dai medici del Policlinico di Sant’Orsola, ricevono tutte le informazioni e le attrezzature utili per il prelievo e la conservazione del latte, senza nessuna spesa per loro e nessuna scomodità. Un tecnico specializzato Granarolo infatti passa a ritirare il latte donato direttamente a casa delle donatrici una o due volte alla settimana. Il latte viene portato nella struttura che ospita la Banca del Latte Umano Donato, che sorge in prossimità dello stabilimento Granarolo di Bologna, in un’area indipendente. Qui i biberon vengono sigillati e pastorizzati per renderli massimamente sicuri per i neonati che lo riceveranno, e successivamente stoccati in appositi refrigeratori. Ogni passaggio dei biberon viene tracciato: da quando vengono consegnati, vuoti e sterili, nelle case delle donatrici, fino a quando arrivano alle Terapie Intensive Neonatali che ne hanno fatto richiesta.