Dal miele di Manuka un aiuto per combattere la resistenza agli antibiotici

Il miele di Manuka è un effiace antibatterico. Non è la prima volta che uno studio scientifico ribadisce le proprietà naturali della varietà di miele originaria di Australia e Nuova Zelanda. Già nel 2017, uno studio dell’Università di Sidney aveva concluso che il miele di Manuka può essere un’efficace risposta alla diffusione dei superbatteri antibiotico-resistenti, che minacciano di uccidere milioni di persone in un futuro sempre più vicino

Oggi una nuova conferma è contenuta nello studio intitolato “Anti-pseudomonad Activity of Manuka Honey and Antibiotics in a Specialized ex vivo Model Simulating Cystic Fibrosis Lung Infection”, pubblicato su Frontiers in Microbiology. Secondo i ricercatori questa varietà è efficace contro i batteri resistenti ai farmaci, responsabili delle infezioni che colpiscono chi soffre di fibrosi cistica. Per dimostrare le proprietà antibatteriche, gli scienziati hanno testato il miele di Manuka su campioni di tessuti di polmone di maiale modificato per mimare quelli delle persone con fibrosi cistica. I dati raccolti hanno dimostrato che il miele di Manuka è in grado di uccidere il 39% dei batteri resistenti, mentre gli antibiotici si fermano al 29%. E non è tutto. La combinazione tra miele di Manuka e antibiotici ha portato all’uccisione del 90% dei batteri.

I risultati preliminari di questo test sono molto promettenti e gli scienziati sono pronti a proseguire con il loro studio anche sigli esseri umani per capire se realmente questo miele di Manuka possa essere integrato ai trattamenti attualmente impiegati per contrastare le infezioni tipiche della fibrosi cistica.