Integratori alimentari: troppo potassio fa male, va scritto in etichetta

Troppo potassio è rischioso e se quello contenuto nell’integratore alimentare arriva a fornire il 50% del Valore nutritivo di riferimento del minerale, cioè 1.000 mg, il consumatore deve essere avvertito in etichetta con uno speciale messaggio.

In pratica sulle confezioni dovrà essere riportato il seguente warning: “Per l’apporto di potassio si consiglia di sentire il parere del medico. L’assunzione contemporanea di alcuni farmaci può a sua volta interferire con la ritenzione di potassio nell’organismo. L’uso è sconsigliato per i bambini“.

Lo ha deciso il ministero della Salute che in una nota spiega: “In considerazione dei soggetti che possono presentare problemi della funzione renale o che contemporaneamente stiano assumendo farmaci, la Sezione dietetica e nutrizione del comitato tecnico per la nutrizione e la sanità animale, nella seduta del 26 febbraio 2019, nel rivalutare gli apporti di potassio ammissibili forniti dagli integratori alimentari, ha concordato sull’opportunità di prevedere una specifica avvertenza per l’etichettatura a partire da una dose giornaliera che arriva a fornire il 50% del VNR (Valore Nutritivo di Riferimento) del minerale, cioè 1000 mg“.