Wind mi lascia senza linea e ora pretende 35 euro perché passo ad altro operatore…

Caro Salvagente, sono passata da Wind Adsl a Wind Fibra ma non è mai arrivato il modem. Dopo svariati solleciti, dunque, ho deciso di andare con un’altra compagnia. E a questo punto mi sono sentita chiedere 35 euro per rescissione del contratto. Peccato che sia stata proprio Wind a lasciami senza linea…
Il passaggio è avvenuto telefonicamente il 26 marzo: quanti giorni si hanno per il diritto al ripensamento?

Gianfranca Parisi

Cara Gianfranca, ecco le risposte ai suoi dubbi e alla sua segnalazione da parte di Valentina Masciari, responsabile utenze dell’associazione dei consumatori Konsumer Italia.

Per i contratti conclusi a distanza, quindi anche per quelli fatti telefonicamente, è prevista sia dal Codice del Consumo (artt. 49 e seguenti) che da apposita Delibera dell’Agcom, la possibilità di esercitare il diritto di ripensamento entro 14 giorni dalla stipula del contratto stesso, se si tratta di servizi, come nel caso della nostra lettrice o, dal momento in cui si viene in possesso del bene, nel caso di tale tipologia di contratti di vendita, e comunque  senza alcuna motivazione e senza alcun costo.

Il diritto di recesso può essere esercitato dal consumatore, inviando una dichiarazione esplicita della sua volontà di recedere dal contratto, tramite il canale che riterrà più opportuno: raccomandata a r, fax, email o pec. Se non l’avesse già inviata in precedenza, la signora Parisi è quindi fuori tempo massimo per esercitare tale diritto.

Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente

Sì! Voglio scaricare gratis il numero di giugno 2023

Relativamente ai costi che Wind addebita, questi sono i famosi costi “tecnici” per la cessazione della linea ma, affinché sia ammissibile un tale costo, il gestore deve fornire prova concreta in merito ai reali costi sostenuti per questa operazione

In questo caso, però, per come leggo,  viene effettuata la portabilità della linea verso altro operatore e non una definitiva cessazione e, allora nella fattispecie specifica, i costi “tecnici” sono a carico del nuovo operatore  e quindi non dovuti dal cliente a quest’ultimo. Di certo poi, c’è l’aspetto dell’assenza di linea, quindi del disservizio subito. Direi quindi, di contestare questa fattura, facendo riferimento a quanto detto e aggiungendo anche una richiesta di indennizzo per il disservizio subito.

Purtroppo Wind ha una gestione dei reclami non proprio regolare: ritardi estremi nelle risposte, assenza totale di riscontri e comunque poca attenzione sulle richieste dei clienti.

Ricordo sempre, che in assenza di risposta o risposta non soddisfacente, c’è la strada della Conciliazione paritetica o davanti al Co.Re.com.