Lacci emostatici in ospedale, 3 su 4 con alti livelli di contaminazione batterica

I lacci emostatici, usati per fare i prelievi di sangue sono spesso contaminati dai batteri, che possono portare a infezioni, anche in ospedale. A lanciare l’allarme, riportato dall’Ansa, uno studio, presentato al Congresso Europeo di Microbiologia Clinica e Malattie Infettive, condotto da Nádia Osório del Polytechnic Institute di Coimbra, in Portogallo.

La ricerca

La ricerca si basasulla revisione di 20 studi clinici per un totale di quasi 1500 tubicini di gomma esaminati in cerca di contaminazioni batteriche. I lacci emostatici, riutilizzati per pazienti diversi, possono nascondere insidie batteriche: ben 200 di quelli esaminati presentava specie di stafilococchi “coagulasi negativi”, responsabili di infezioni come quelle cutanee, o alle vie urinarie, anche gravi. “Altri batteri trovati sui lacci emostatici esaminati sono Escherichia coli, Klebsiella spp., Pseudomonas spp., Acinetobacter baumannii, Stenotrophomonas maltophilia, tutti potenzialmente molto virulenti, specie per persone debilitate” scrive l’Ansa.

in 3 casi su 4, 70% di contaminazione

In 15 dei 20 studi esaminati il livello di contaminazione batterica ha raggiunto il 70% dei tubicini di gomma. “Questi dati ribadiscono il rischio inerente il loro utilizzo per la qualità delle cure e la sicurezza del paziente, rischio legato alla potenziale diffusione di microrganismi tra pazienti su cui viene usato lo stesso laccio”, ha spiegato Osório.