Batteri resistenti, allerta su rischio epidemia da Pseudomonas

Il Ministero della Salute ha diffuso un’allerta riguardante l’epidemia di Pseudomonas aeruginosa attualmente in corso in Messico: il rischio è che il batterio resistente possa diffondersi anche in Europa e rappresentare un problema per le strutture sanitarie europee.  Il controllo della diffusione di P. aeruginosa rappresenta, infatti, una sfida difficile per gli ospedali e le strutture sanitarie in generale. Il batterio comunemente contamina le fonti d’acqua, le superfici del lavandino e gli scarichi e, tramite aerosol, può diffondersi alle mani dello staff sanitario. I pazienti possono acquisire P. aeruginosa attraverso il contatto con le mani contaminate degli operatori sanitari o con l’ambiente. Una vasta gamma di dispositivi (medici e non) e attrezzature, tra cui broncoscopi, attrezzatura per intubazione orale, dispenser di sapone disinfettante, tamponi orali e acqua minerale in bottiglia disponibile in commercio, sono stati identificati come fonte di focolai epidemici in ospedali e altre strutture sanitarie.

L’Ecdc raccomanda alle autorità sanitarie nazionali di sensibilizzare l’opinione pubblica e gli operatori sanitari sul rischio di contrarre infezioni associate all’assistenza sanitaria da batteri resistenti ai farmaci durante procedure mediche e ospedalizzazioni all’estero, specialmente in strutture sanitarie con scarsi livelli di prevenzione e controllo delle infezioni. La sensibilizzazione e l’informazione degli operatori sanitari potrebbe facilitare il rilevamento tempestivo di potenziali casi e il controllo di una possibile diffusione.

L’Ecdc raccomanda di migliorare ed aumentare la sorveglianza, lo screening e l’isolamento preventivo nelle strutture sanitarie di pazienti che sono stati trasferiti da, o hanno avuto contatti recenti con, ospedali o altre strutture sanitarie in paesi con un’alta prevalenza di batteri resistenti a più farmaci, incluso Crpa, al fine di limitarne la diffusione. In particolare, a causa della violazione degli standard nella sterilizzazione di dispositivi e strumenti medici presso l’ospedale Grand View di Tijuana, i pazienti che hanno effettuato procedure invasive in questa struttura devono essere sottoposti, come precauzione, a test per l’epatite B, l’epatite C e l’Hiv.

Allo scopo di permettere azioni informate e coordinate da parte delle autorità sanitarie, sono di importanza strategica la sorveglianza epidemiologica a livello locale e la tempestiva segnalazione dei casi al Ministero della Salute.