Pesticidi, l’Efsa spiega cos’è l’effetto cocktail

PESTICIDI

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha elaborato una nuova pagina multimediale e interattiva per aiutare il pubblico a comprendere alcune questioni e concetti di base come “esposizione congiunta” e “tossicità congiunta”, ovvero quello che è più noto con il nome di “effetto cocktail””. Uno studio condotto dall’Autorità lo scorso anno, infatti, ha evidenziato come il pubblico abbia scarsa conoscenza del fenomeno in sé e degli effetti che la combinazione di uno o più pesticidi può provocare all’organismo umano. L’uomo, gli animali e l’ambiente, infatti, possono essere esposti a più sostanze chimiche da una molteplicità di fonti: le mele, il prosecco e la pasta – giusto per citare alcuni dei prodotti che recentemente abbiamo portato in laboratorio – sono risultati contaminati anche da sette pesticidi contemporaneamente. Come si comportano in combinazione queste sostanze? Ad oggi la comunità scientifica non si è ancora espressa in maniera univoca e la stessa Efsa ha annunciato non molto tempo fa che “se ne sta occupando”. Al momento siamo ancora nella fase embrionale: l’Autorità, infatti, oltre al sito dedicato ai consumatori ha elaborato uno strumento pratico a uso, una guida, dei valutatori del rischio che sarà di aiuto e supporto anche ai gestori del rischio.

Come funziona la guida

L’approccio si basa su metodi esistenti e su esperienze a livello internazionale nella valutazione dei potenziali motivi di preoccupazione circa le miscele chimiche.

Ha poi chiarito Christer Hogstrand, presidente del gruppo di lavoro sulle miscele chimiche: “La valutazione delle miscele funziona in modo simile a quella con cui affrontiamo la valutazione delle sostanze singole. Normalmente individuiamo prima chi è esposto – persone, animali allevati o animali selvatici come uccelli e api – e in che misura. Poi stimiamo la tossicità della miscela o dei suoi singoli componenti. Infine quantifichiamo il rischio mettendo a confronto l’esposizione congiunta con la tossicità congiunta.

“Per stimare il rischio complessivo, spesso sommiamo le dosi per gli effetti comuni. Ma talvolta le sostanze chimiche “interagiscono”, il che significa che la loro tossicità aumenta o diminuisce. Generalmente le interazioni di questo tipo non sono comuni, ma vanno verificate, soprattutto in caso di aumento della tossicità. La nostra guida ci consente di farlo per ogni miscela in esame”, ha concluso Hogstrand.

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