Integratori alimentari: la maggior parte più dannosi che utili

Inutile sperare che facciano bene, invece è lecito sospettare il contrario. La “stragrande maggioranza” di integratori alimentari progettati per migliorare le prestazioni cerebrali o limitare il declino cognitivo “non è interessante, anzi pericolosa”, denuncia il mensile francese 60 milion de consommateurs.
La rivista ha analizzato due marchi di latte per neonati e otto integratori alimentari rivolti a bambini, adolescenti, adulti e “anziani”. In particolare, 60 million mette in guardia contro la vitamina D contenuta in alcuni integratori per bambini, che possono “indurre un sovradosaggio” se “come raccomandato”, avessero assunto integrazioni di vitamina D anche d’inverno.
Non solo. Nell’analisi la rivista attira l’attenzione anche sulla quantità di fruttosio e di sale  in alcuni prodotti, così come su alcuni additivi con effetto lassativo.
Per quanto riguarda la caffeina, presente nelle compresse utilizzate da alcuni studenti per migliorare le loro prestazioni di studio, impedisce secondo gli esperti consultati “il corretto funzionamento del processo di memorizzazione” e può comportare “nel caso sovradosaggio mal di testa, ansia, nausea e aritmia cardiaca”.