L’anno nuovo si porta via dal carrello i prodotti vegan e cibi “senza”

Il nuovo anno comincia sotto il segno (e la voglia) di speranza ma continuano a pesare le incertezze economiche. L’Italia rimane comunque un Paese polarizzato e diviso stando alla fotografia scattata con il sondaggio di fine anno Coop Nomisma e le previsioni sui consumi 2019 del “Rapporto Coop” ora in versione completa dopo l’anteprima digitale di settembre. A un 27% convinto che nei prossimi 12 mesi l’economia accelererà si contrappone un altro 19% sicuro invece che l’Italia entrerà in recessione. Visioni opposte che si riverberano anche sulle prospettive dei consumi 2019. Cibo, viaggi e tecnologia rimangono sul podio, mentre si esaurisce il ciclo dell’auto e la casa rimane una pia intenzione di pochi.

Rallenta il veg

Gli italiani sono convinti di spendere di più in tutte le voci dell’alimentare (pensano invece di investire meno nei capi di moda). Il 25% degli italiani è convinto che investirà di più nell’acquisto di prodotti a base di farina integrale, il 21% nei tradizionali e il 19% nei bio salutistici. In rallentamento invece i veg (il 45% degli italiani dichiara che o non lo consumerà affatto o ne ridurrà il consumo, solo l’11% in aumento), i senza glutine e lattosio (il 47% non li consumerà o li ridurrà, solo il 10% in aumento) e i senza sale (il 29% non lo consuma o lo diminuisce, solo il 13% in aumento).

Meno food delivery più cucina tradizionale

Un po’ a sorpresa si assiste al recupero almeno nelle intenzioni dei ristoranti di cucina tipica e della tradizione (in aumento per il 19% degli italiani e in diminuzione per il 10) che surclassano i fast food (in aumento solo per il 10% degli italiani ma in diminuzione per il 21%), i ristoranti etnici (crescono per il 9% e diminuiscono per il 15%) e rallenta anche la crescita del food delivery.