Consumi anomali di gas: cosa fare se si sospetta che il contatore digitale dia i numeri

Caro Salvagente, a febbraio ho richiesto il controllo del misuratore dopo aver riscontrato un consumo anomalo rispetto agli anni precedenti pur non avendo cambiato nulla sull’impianto se non il misuratore, da analogico a digitale.

L’anomalia, ai miei occhi, era evidente visto che nell’abitazione vi sono due misuratori identici che prima andavano di pari passo, cosa che non si è più verificata dopo il cambio del misuratore pur mantenendo le medesime abitudini.
Dato che non sono stato chiamato all’esecuzione della verifica del misuratore, nonostante la mia esplicita richiesta, ho richiesto i “file trace” informazioni che i contatori del gas elettronici memorizzano nella loro memoria.
Cosa ho scoperto? Nel file che mi hanno trasmesso il misuratore segnava picchi di consumo doppi rispetto alla caldaia 24kw installata e fornello a quattro fuochi!!
Il fornitore del gas dice invece che il misuratore è ok.
Cosa ne pensate?
Caro lettore, per la sua vicenda abbiamo cercato aiuto nelle competenze di Valentina Masciari, responsabile utenze dell’associazione di consumatori Konsumer Italia. Ecco le sue risposte.
Partiamo dalla verifica del misuratore: questa deve essere fatta in presenza del diretto interessato, cioè in tal caso del nostro lettore, che deve avere contezza di quanto fatto dal tecnico il quale, a sua volta, deve rilasciare in verbale di quanto riscontrato, verbale che va firmato dall’intestatario del gruppo di misura.Se non si dovesse riscontrare alcuna anomalia, in fattura il cliente si vedrà addebitare un certo importo per l’intervento fatto, se invece c’è qualche problema di funzionamento, l’intervento sarà senza spese.

Questo particolare, essenziale, non ci convince: il distributore ha addebitato qualche costo? Così dovrebbe essere se tutto è in regola, altrimenti sulla fattura di periodo il cliente si sarà trovato dai 70 agli 80 euro per l’intervento.

A ogni modo, visto che il signor Boschi non era presente alla verifica, può richiederne una ulteriore su appuntamento, così da monitorare l’intervento del tecnico.

In tale occasione, ma in effetti potrebbe farlo anche da solo con una semplice verifica: tiene accesa la caldaia per un’ora e controlla quanto segna il misuratore, cioè  il consumo registrato, considerando che una normale caldaia da  24kW, consuma circa 1 metro cubo di gas l’ora. Qualsiasi discrepanza, significherebbe che c’è qualche mal funzionamento.