La svolta a metà di McDonald’s contro gli antibiotici nei suoi allevamenti

McDonald’s promette che ridurrà l’uso di antibiotici nella sua carne in tutto il mondo ma non ci rinuncerà. E la riduzione avverrà dopo che test pilota regionali stabiliranno come utilizzare con maggior parsimonia questi farmaci nei 10 paesi dai quali proviene oltre l’85% delle carni bovine della catena di fast food. In particolare: Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Irlanda, Nuova Zelanda, Polonia, Regno Unito e Stati Uniti. Sulla base di ciò che rivelano questi risultati, ha affermato McDonald’s, stabilirà obiettivi specifici per paese per ridurre l’uso di antibiotici importanti dal punto di vista medico entro la fine del 2020.
È bene ricordare che l’Organizzazione Mondiale della Sanità, aveva chiesto di fermare l’utilizzo di antibiotici importanti per la salute umana sugli animali da alimentazione, attraverso delle nuove linee guida. Negli ultimi anni, infatti, l’allarme sui rischi dell‘antibiotico-resistenza è stata sollevata da diverse agenzie in tutto il mondo, secondo cui ogni anno nel mondo un milione di persone muoiono per infezioni resistenti agli antibiotici e si calcola che nel 2050, se non si fa nulla, si arriverà a 10 milioni.