In oltre 300 pagano ma non ricevono nulla. La strana storia degli orsetti di Alice

Per essere belli, gli orsetti di Alice, peluche artigianali prodotti a Lucca, sono belli. Peccato che oltre trecento consumatori imbufaliti dichiarino di non aver mai ricevuto la loro riproduzione di cane o gatto, né tantomeno un rimborso.

La storia di Giovanna

A segnalarlo al Salvagente è Giovanna da Roma: “Tramite una pubblicità su Facebook sono venuta a conoscenza di alcune artigiane che riproducono gli animali domestici in peluche. La pagina si chiama “gli Orsetti di Alice” e corrisponde ad un negozio reale nel centro di Lucca. Lo scorso marzo ho chiesto loro informazioni via Messenger e mi hanno offeto uno sconto del 50% dal prezzo di listino. Mi hanno detto che avrebbero consegnato a giugno e sono stati molto pressanti, ricontattandomi il giorno dopo. Insomma, come da loro richiesto ho fatto un bonifico di 79,50 euro a tal Michele Scioscia (che a tutt’oggi non so chi sia) e ho atteso”. Ma l’attesa si rivela infinita. A giugno, non avendo da loro notizie e non avendomi nemmeno richiesto l’indirizzo di spedizione, Giovanna li ricontatta, le viene risposto che, a causa della malattia di una lavorante, la consegna viene spostata ad ottobre, ma arrivati a quella data viene spostata al 3 aprile 2019.

L’assurda proposta di rimborso

“Se invece preferisco il rimborso – continua Giovanna – me lo faranno il 3 maggio 2019: 14 mesi dopo il pagamento. La persona con cui interagisco, che si qualifica dietro mia richiesta come il titolare Alessandro Donati, è scortese e quasi beffardo, mi parla di una nuova gestione subentrata a luglio 2018, del fatto che non sono tenuti ad evadere il mio ordine e così via”. La cosa forse più assurda che capita a Giovanna è la comunicazione via messenger dall’azienda in cui le si chiede di scegliere fra tre opzioni di rimborso per il mio ordine in sospeso. Le opzioni sono: il 30% di quanto pagato a 30 gg; o il 50% di quanto pagato a 60 gg; o il 90% di quanto pagato a 90 gg. Ad altri è stato proposto solo il rimborso del 30% a 90 giorni”. Qualcosa che non ha fondamento dal punto di vista legale e del diritto del consumatore.

Il gruppo Fb con 300 arrabbiati

Il caso di Giovanna non è isolato. Esiste addirittura un gruppo su internet “Io non ho gli orsetti di Alice” con oltre 300 iscritti.  In molti si lamentano di venire bloccati su messanger, della cancellazione dalla pagina Fb delle loro lamentele e della maleducazione delle risposte ricevute. A rispondere è il signor Donati, o la moglia, l’artigiana Roxana Voinescu, alla quale era intestata l’azienda personale fino a gennaio 2018, poi diventata associazione culturale con Donati presidente. “Qualcuno ha avuto il rimborso da Paypal e oggi uno che lo ha chiesto ha detto che l’operatore riferisce che paypal avrebbe 300 pratiche aperte per acquisti su gli orsetti di Alice” dice Giovanna.

La risposta dell’azienda

Abbiamo contattato Roxana Voinescu che si è rifiutata di rilasciare al Salvagente una dichiarazione, rimandando a quelle già date pochi giorni prima al Tirreno, che riportiamo qui: “Gli ordini non sono ripartiti – spiega riferendosi a problemi legati ai prezzi inizialmente troppo alti e al rendimento inatteso delle sponsorizzazioni su Facebook – perché le inserzioni non funzionavano. Quindi ho iniziato a non farcela più con le spese per acquistare i materiali e per pagare il personale. Le banche non mi aiutavano e quindi ho dovuto chiedere il pagamento anticipato dei peluche. A Natale dell’anno scorso sono praticamente rimasta sola a lavorare e quindi ho rallentato parecchio nelle consegne. Ho provato a spiegare ai clienti che se avessero avuto pazienza i peluche comunque sarebbero arrivati: alcuni hanno capito mentre altri non hanno voluto sentire ragioni e invece di attenersi a quella che è la prassi in questi casi hanno iniziato a inserire sulla mia pagina recensioni e commenti negativi”. L’artigiana sostiene dunque di essere in buona fede e che col tempo restituirà quello che è dovuto ai clienti. Rimangono però molti dubbi ai clienti arrabbiati. Perché continuare a prendere ordini se la capacità di evaderli non era sufficiente? Perché rifiutarsi di rimborsare le persone deluse o addirittura proporre strampalate e illegittime opzioni di rimborso? In ogni caso, al momento la pagina fb degli orsetti di Alice recita un laconico: “al momento le ordinazioni online sono sospese”. Meglio tardi che mai.

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