Se Tim non lascia in pace neanche i morti

Caro Salvagente,
a causa del decesso di mia madre, abbiamo deciso di mandare alla Tim/Telecom una raccomandata A/R con richiesta di cessazione e disattivazione della linea telefonica a lei intestata. Dato che era defunta si trattava di una cosa semplicissima. In data 03/09/2018 mi confermano di aver ricevuto la raccomandata e che l’hanno archiviata regolarmente per l’avvio della pratica. In data 30/10/2018 ho chiamato il 187 chiedendo informazioni sul fatto che la linea fosse ancora attiva. Mi ha risposto un operatore dicendo che la pratica era in fase conclusiva. Oggi, mentre vi scrivo, la linea è ancora attiva; chiamo ed un’operatrice mi dice che non si spiega perchè ancora lo sia; forse per un vizio di forma nella richiesta. Mi informa che il collega il giorno 30/10 ha scritto che la mia telefonata è stata fatta per richiesta di informazioni generiche..
L’operatrice mi consiglia di mandare un fax al numero 800.000.187 allegando di nuovo la mia richiesta di cessazione più il certificato di morte per la cessazione e se voglio anche per una richiesta di rimborso, dato che mi dice che dal 03/10 io non avrei più dovuto pagare nulla. Ora scrivo a voi per ricevere un aiuto su come fare per cessare questa linea e ottenere un rimborso se dovuto. Chiaramente da oggi in poi non pagherò nessuna bolletta indebitamente ricevuta.
Grazie per l’aiuto che potrete darmi

Danilo Spelgatti

Caro Danilo la storia che ci ha raccontato ci rattrista molta. Abbiamo chiesto a Valentina Masciari, responsabile Utenze di Konsumer Italia un parere da esperto. Ecco la sua risposta:

Regola generale quando si invia una raccomandata A/r con la quale si richiede la cessazione della linea telefonica, è che la cessazione concretamente, deve essere fatta dal gestore, entro 30 giorni dal ricevimento della raccomandata stessa. Considerando ciò, se la raccomandata è stata ricevuta da Tim in data 03/09/2018, la cessazione sarebbe dovuta avvenire entro il 3/10/2018. Partendo da questo presupposto, tutte le varie giustificazioni, anche abbastanza fantasiose, fornite dagli operatori di Tim, non sono assolutamente accettabili.
Aggiungo anche, che non è l’unico caso in cui Tim prolunga i tempi per la cessazione delle linee, anzi sembra che sia diventata la prassi attendere anche più di sei/otto mesi da quella che sarebbe dovuta essere la data di chiusura della linea. Detto ciò, è altrettanto evidente che il Sig. Danilo, non dovrà corrispondere alcun importo riferito a costi successivi al 3/10/2018, perché è certo che Tim continuerà ad emettere fatture fin quando deciderà di cessare finalmente la linea in questione. Consiglio al sig. Danilo, di inviare un fax al numero che gli è stato fornito, ma di impostarlo come sollecito della richiesta di cessazione già inviata a suo tempo e allegando, solo a supporto del sollecito stesso, i vari documenti del defunto e copia della richiesta già avviata. Aggiungere poi, nel stesso sollecito, che si richiede anche lo storno di tutte le fatture già emesse, contenenti periodi successivi al 3/10/18 e, di quelle che saranno emesse in futuro. Questa precisazione è fondamentale, perché altrimenti Tim, potrebbe “fraintendere” la richiesta formulata in altro modo, e considerare come data di invio della cessazione, quella attuale: conseguenza sarebbe quella di dare validità alle fatture emesse dopo il 3/10/18.

 

Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente

Sì! Voglio scaricare gratis il numero di giugno 2023