Fermiamo i fanghi tossici per noi e il made in Italy. Viafora (Federconsumatori) aderisce alla petizione

Non avvelenate le nostre terre, non avvelenate il made in Italy con i fanghi tossici. La protesta e la richiesta al ministro Sergio Costa (oltre che al vicepremier Luigi Di Maio e al titolare dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio) di porre rimedio a una norma nata male nel decreto Genova e proseguita peggio nella traduzione in legge non si ferma.

Sono circa 5mila le firme raccolte dal Salvagente sulla petizione proposta su Change.org e aumentano di giorno in giorno. Così come aumenta la mobilitazione delle associazioni della società civile. Ultima arrivata (solo in orfine di tempo) quella di Federconsumatori attraverso le parole del suo presidente Emilio Viafora.

Poche righe ma estremamente significative. “Trovo giustissima la petizione perché è davvero anomalo utilizzare la tragedia del crollo del Ponte Morandi per varare un decreto un cui trova spazio la più scandalosa operazione di inquinamento del territorio e dell’ambiente che mai sia stata varata dal Parlamento” scrive Viafora. E aggiunge: “Lo è ancora di più perché la drammaticità dell’evento, con il suo carico di morti, e l’urgenza di intervenire ha oscurato la natura del provvedimento con tutti i suoi risvolti negativi”.

Il presidente di Federconsumatori affida alle nostre colonne la sua adesione e spiega: “Reagire come ha fatto il Salvagente con la petizione che ho sottoscritto mi pare un grande fatto di civiltà e di servizio al Paese”.

 

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