Glifosato, Pd chiede al governo di vietare l’erbicida

Chiediamo al ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio quali iniziative normative intenda assumere a livello nazionale volte a vietare, in maniera permanente, l’utilizzo del glifosato in ambito agricolo, al fine di salvaguardare l’ambiente, la biodiversità, nonché la salute pubblica”. La richiesta arriva dalla deputata del Pd Susanna Cenni che ha presentato un’interrogazione alla Camera dei Deputati per accelerare la messa al bando dell’erbicida più diffuso al mondo, ritenuto “probabile cancerogeno” dalla Iarc, il cui uso in ambito comunitario è autorizzato fino al 2021.

In Italia? In parte vietato ma siamo tra i primi utilizzatori

In Italia, ricordiamo, per effetto del decreto dell’allora ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, l’impiego del glifosato è vietato in fase di preraccolta e in prossimità delle aree sensibili (scuole, ospedali, parchi-giochi). Tuttavia, almeno fino al 2021, l’utilizzo in ambito agricola è ancora possibile. E l’Italia risulta essere tra i primi “utilizzatori” di glifosato: “Dall’ultimo Report dell’Agenzia europea per l’ambiente risulta che il consumo di principio attivo nell’Unione europea è mediamente di 3,8 chili per ettaro, ma in Italia sale a 5,7. Nel 2016 – prosegue la deputata Pd – in Italia sono stati venduti 125 milioni di chilogrammi di prodotti fitosanitari; per acquistarli è stato speso quasi un miliardo di euro (per la precisione 950.812.000 euro), ancora di più per i fertilizzanti: 1.572.341.000 euro”.

Di Maio: “Dobbiamo combattere l’invasione sul nostro mercato di questa sostanza”

Gli effetti della sostanza sulla salute umana sono ormai acclarati. Scrive la Cenni: “Sono ormai moltissimi gli studi che provano come diserbanti e pesticidi di sintesi chimica siano altamente dannosi per i suoli agricoli, per l’ambiente e per la salute umana. La sensibilità dei cittadini è cresciuta negli ultimi mesi anche in seguito alla recente sentenza emanata dalla Corte federale di San Francisco, la quale ha condannato la Monsanto a pagare un risarcimento milionario dollari a favore di uomo che ha denunciato l’azienda affermando che un suo prodotto, contenente glifosato, usato come erbicida, ha contribuito a farlo ammalare di un tumore rivelatosi terminale. Dopo la sentenza di San Francisco il vicepresidente del Consiglio Di Maio ha preso posizione, e con toni particolarmente duri ha dichiarato: “Questa sentenza ci dà tristemente ragione: dobbiamo combattere l’invasione sul nostro mercato di questa sostanza, una minaccia che si concretizza con mostruosi accordi commerciali sottoscritti solo in nome del profitto”.

Cenni: “Il ministro Centinaio vuole metterlo al bando?”

Per questi motivi, anche a difesa del biologico di cui l’agricoltura italiana sta diventando una delle principali esponenti, la deputata del Pd chiede al ministro Centinaio “alla luce di quanto evidenziato in premessa, intenda assumere iniziative normative a livello nazionale, oltre che iniziative in sede di Unione europea, volte a vietare, in maniera permanente, l’utilizzo del glifosato in ambito agricolo, al fine di salvaguardare l’ambiente, la biodiversità, nonché la salute pubblica”.