In Francia puoi assicurarti per incidenti con hoverboard o monopattini

In Francia sta diventando obbligatorio assicurarsi per girare con monopattini, hoverboard e aggeggi simili. In attesa di una legislazione chiara, infatti, il mercato si è organizzato. A raccontarlo è il portale francese Que Choisir. Gli scooter elettrici, monoroues e altri hoverboard vanno assicurati in responsabilità civile. A volte è necessario sottoscrivere un contratto specifico.

Vuoto normativo

In pochi anni, questi nuovi mezzi di trasporto, a volte denominati Edp (dispositivi di viaggio personali), talvolta come NVEI (nuovi veicoli elettrici individuali), hanno attratto molti utenti, ma l’impianto legale è ancora troppo vago: né autorizzati sul marciapiede né formalmente vietati sui marciapiedi, non sono regolamentati. La Federazione francese delle assicurazioni (FFA) ha recentemente dissipato ogni dubbio confermando che era necessaria un’assicurazione per coprire eventuali danni ai pedoni o ad altri veicoli. “Gli Edp sono veicoli terrestri a propulsione autonoma afferma Alexis Merkling, della divisione assicurazione danni e responsabilità per l’Ffa, “Secondo il codice di assicurazione, devono essere assicurati, proprio come una motocicletta o un’auto, per poter circolare”.

E in Italia?

Da una compagnia all’altra, i termini dell’assicurazione variano. Ad esempio, Allianz offre un contratto specifico che include la responsabilità civile e “la difesa e il ricorso a seguito di un incidente”. La “garanzia del conducente” che consente di essere risarciti in caso di lesioni personali è facoltativa. I marchi del gruppo Covéa (MMA, MAAF, GMF) integrano la copertura con i loro consueti contratti di responsabilità civile. Nessun contratto specifiche presso Groupama e casa GAN, ma richiedono all’utente di sottoscrivere il contratto “Groupama ruote motrici 2/3” solitamente riservato per moto e scooter. “Ti consigliamo vivamente – scrive Que Choisir –  di assicurarti della tua copertura, perché danneggiare un pedone o colpire un altro veicolo potrebbe costarti molto”. E in Italia? Il nostro paese si copierà a breve il sistema francese, o si organizzerà diversamente, magari tramite una regolamentazione a monte?