Quando la lotta alla zanzara tigre fa male alla salute dei cittadini

Wwf, European consumers, Equivita, Anchise e FederBio, nell’ambito del progetto Cambia la terra!, lanciano una campagna di informazione sulla pericolosità delle pratiche di disinfestazione sia sul territorio sia in ambito urbano considerate troppo aggressive rispetto alla dimensione della diffusione degli insetti. “E’ immotivato perciò il terrorismo psicologico sulla zanzara tigre, così ampiamente diffuso; e lo è ancor più lo spargimento di sostanze tossiche nell’ambiente, che causano danni molto concreti sia alla salute umana, sia alla biodiversità” sostengono le associazioni.

50% di tutti gli insetticidi nella Ue

L’Italia da sola utilizza ogni anno oltre il 50% di tutti gli insetticidi consumati nella UE, sommando il consumo nelle attività agricole con quello nelle aree antropizzate. Ogni anno, infatti, dalla primavera all’autunno inoltrato, si spargono migliaia di tonnellate di sostanze, ufficialmente dichiarate gravemente tossiche, nelle strade,nelle case, nei giardini, nei parchi, nelle scuole, negli ospedali, ecc. Come giustificazione a questo costante spargimento di veleni le ordinanze dei Comuni citano la zanzara tigre quale potenziale vettore di malattie come la Chikungunya e la Dengue e la Culex pipiens come vettore della West Nile virus. Questi insetticidi – spiegano le associazioni – “sono responsabili di uno stato di avvelenamento generale che determina un forte effetto negativo, non solo sulla salute umana, ma anche sull’intera biodiversità. Cumulandosi con gli altri inquinanti chimici presenti nell’ambiente, gli insetticidi avranno anche effetti cronici sinergici, le cui conseguenze sono imprevedibili”.

I più a rischio? I bambini

Spiega Raniero Maggini Presidente del WWF Roma e Area: “L’indicazione di non far uscire all’esterno i bambini ed animali da compagnia è un indicatore sintomatico della minaccia alla salute per l’uomo, per gli animali e per la biodiversità dell’ecosistema urbano. Le disinfestazioni anti zanzara attraverso l’utilizzo di pesticidi sono inoltre una soluzione inefficace se gli interventi sono rivolti essenzialmente agli esemplari adulti.“

Nonostante ciò, le disinfestazioni adulticide con nebulizzazioni e veleni sparati anche con i “cannoni”, continuano ad essere consigliate dalle amministrazioni pubbliche, liberamente utilizzate dai privati e dalle ditte autorizzate. E queste ultime sono spesso, con gli amministratori degli stabili, la sola fonte d’informazione per i cittadini!

“Serve un cambiamento radicale e immediato”

Il fine di questa campagna sulle disinfestazioni antizanzare – conclude Fabrizia Pratesi, coordinatrice di Equivita – è di ottenere che le amministrazioni da un lato e i cittadini dall’altro si attivino per un immediato e radicale cambiamento. Questo partirà dal principio che la salute umana e quella dell’ambiente sono il nostro bene in assoluto primario, oggi del tutto trascurato. Infatti le regole in vigore consentono di spargere nei centri abitati sostanze di grave tossicità (non autorizzate in agricoltura!). I comuni potranno investire nella formazione dei cittadini sulla lotta biologica e larvicida (unica lotta efficace, alla quale questi ultimi dovranno imparare a collaborare) almeno parte di quei fondi risparmiati abolendo la lotta alle zanzare adulte, lotta che, oltre a danneggiare la nostra salute e l’intera biodiversità, ottiene il risultato di rinforzare la popolazione delle zanzare“.

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