Vaccinarsi o no prima di partire? La nostra guida

Non solo biglietti e documenti. Prima di partire per un viaggio è bene controllare di essere a posto con le vaccinazioni. Per entrare in alcuni paesi, infatti, potrebbe essere necessaria un’iniezione. Il ministero della Salute ha messo a disposizione una mappa interattiva per sapere con certezza quali vaccinazioni sono necessarie per le destinazioni estere. E’ raggiungibile a questo indirizzo: attraverso un menu a tendina, è possibile scegliere il paese di destinazione e conoscere gli eventuali certificati di vaccinazioni richiesti dalle autorità locali e lo stato della malaria nel paese. Nello specifico vengono fornite anche le “precisazioni epidemiologiche” sulla malaria come la distribuzione geografia e stagionale all’interno del paese selezionato, l’altitudine, la specie predominante e la chemioresistenza, e viene indicato il tipo di chemioprofilassi raccomandato dall’Oms.

Le precauzione da prendere contro le malattie che si possono contrarre in vacanza non è da sottovalutare. Alcune patologie da tempo eliminate in Italia sono ancora endemiche o epidemiche in altri paesi. Altre invece sono “specifiche” o determinate dalle condizioni climatiche locali. Passiamole rapidamente in rassegna seguendo le indicazioni offerte dalle autorità sanitarie italiane.

Difterite-Tetano

Costituiscono ancora oggi un importante problema sanitario in molte zone del mondo.
La difterite è una malattia batterica acuta, che si trasmette attraverso la via aerea, per contatto con un ammalato o un portatore sano del batterio; è molto grave e può portare anche a morte.
Il tetano è una malattia acuta, dovuta a una tossina prodotta dal bacillo del tetano, che si sviluppa a livello di ferite o escoriazioni, anche lievi, contaminate. E’ caratterizzato da dolorosi spasmi muscolari.
Indipendentemente dalla destinazione e dal periodo di permanenza, i viaggiatori devono essere adeguatamente protetti nei confronti di queste malattie (ciclo base ed eventuali richiami).

Febbre gialla

La febbre gialla è una malattia molto grave, spesso mortale, causata da un virus trasmesso tramite una zanzara che punge generalmente durante le ore diurne. La malattia è presente in tutta l’Africa equatoriale e nell’America del Sud, dove la trasmissione può avvenire fino a 2.500 metri di altitudine. Può manifestarsi con forme lievi simil-influenzali, fino a quadri gravi di epatite e febbre emorragica. Non esiste una terapia specifica. Il vaccino è molto efficace. La vaccinazione è obbligatoria in alcuni Paesi, il cui elenco è aggiornato periodicamente dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). E’, tuttavia, raccomandata ai viaggiatori che si recano in paesi dove la malattia è presente. Va eseguita almeno 10 giorni prima della partenza e conferisce un’immunità di lunga durata (oltre 10 anni). Il vaccino contro la febbre gialla è somministrato esclusivamente presso i centri autorizzati dal Ministero della salute.

Febbre tifoide

E’ una grave infezione, causata dal batterio Salmonella typhi, che si manifesta con febbre elevata, cefalea, malessere generale, rallentamento delle pulsazioni, tosse secca e disturbi generali (costipazione o più raramente diarrea). Si contrae principalmente mediante ingestione di acque o cibi contaminati, ma è possibile anche la trasmissione da persona a persona in ambito familiare. E’ presente nelle zone tropicali con scarsa igiene alimentare e idrica. Si previene innanzitutto attuando scrupolosamente le norme di igiene alimentare e personali. La vaccinazione è raccomandata ai viaggiatori diretti in aree in cui la febbre tifoide è endemica.

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Epatite A

Si tratta della più comune forma di epatite, trasmessa da un virus attraverso l’ingestione di acque o cibi contaminati o per contatto diretto da persona a persona, come si verifica tra i familiari di soggetti ammalati o partner sessuali. È particolarmente diffusa in Africa, Asia, Paesi del Bacino del Mediterraneo, Medio Oriente, Centro e Sud America. È caratterizzata da febbre, malessere, nausea e, dopo pochi giorni, ittero (colorazione gialla della cute). La malattia può avere una durata di 1-2 settimane o presentare un decorso clinico più severo, con forme recidivanti per alcuni mesi. La gravità del quadro clinico aumenta con l’età del paziente. Per coloro che si recano in zone a rischio, oltre alle scrupolose norme igieniche e personali, è raccomandata quindi la vaccinazione.

Epatite B

L’epatite B è una malattia virale, a esordio in genere insidioso, caratterizzata da mancanza d’appetito, nausea e vomito, vaghi disturbi addominali. Successivamente compare, nella maggior parte dei casi, ittero (colorazione gialla della cute). Si contrae principalmente tramite rapporti sessuali con persone infette, contatto con sangue e liquidi corporei infetti o strumenti contaminati (trasfusioni, aghi, siringhe, tatuaggi, ecc.). La vaccinazione è raccomandata per quei viaggiatori che sono a stretto contatto con la popolazione locale o che si recano per periodi medio-lunghi in aree geografiche a elevata endemia. La vaccinazione è inoltre consigliata ai viaggiatori che si recano all’estero per motivi di lavoro o che prevedono di avere rapporti sessuali occasionali. Bisogna sottolineare che la vaccinazione protegge solo dall’epatite B, mentre l’uso del preservativo protegge (anche se non con efficacia assoluta) dalla trasmissione dell’Aids, della sifilide, della gonorrea e di altre infezioni a trasmissione sessuale. L’infezione è particolarmente diffusa in Africa e Asia.

Morbillo Parotite Rosolia

Sono malattie virali acute, che si trasmettono per via aerea tramite le goccioline di saliva o per contatto diretto con le secrezioni nasali o faringee di persone infette. La vaccinazione è particolarmente raccomandata nei bambini non ancora vaccinati e nei giovani-adulti suscettibili che si recano all’estero. È disponibile il vaccino combinato morbillo-rosolia-parotite che può essere effettuato anche nei soggetti che abbiano già avuto una o più malattie naturali o che siano già stati vaccinati verso una di queste malattie.

Rabbia

E’ una malattia virale acuta febbrile, con manifestazioni a carico del sistema nervoso centrale con esito fatale. E’ trasmessa da animali infetti tramite morsi, graffi o leccature (saliva) ed è particolarmente diffusa in tutti i Paesi della fascia tropicale e subtropicale. La vaccinazione deve essere sempre eseguita il più presto possibile in caso di morso di animale sospetto.

È indicata preventivamente per:

  • coloro che effettuano soggiorni di lunga durata in zone in cui il vaccino non è immediatamente disponibile in caso di morso di animale sospetto;
  • coloro che lavorano (anche per breve tempo) in Paesi dove la rabbia è diffusa e possono essere esposti al rischio per la loro attività;
  • chi si reca in Paesi, dove la rabbia è endemica, in condizioni particolari che possono favorire il contatto con animali infetti (trekking, gite a piedi, esplorazione di grotte, ecc…).

Il vaccino antirabbico prevede la somministrazione di più dosi, per cui è opportuno iniziare la vaccinazione almeno un mese prima della partenza. In caso di morsicatura bisogna comunque rivolgersi nel più breve tempo possibile ad una struttura sanitaria: la vaccinazione preventiva non dispensa dalla necessità di seguire un trattamento post-esposizione, ma riduce il numero di iniezioni necessarie ed evita la somministrazione di immunoglobuline.