Clima pazzo, crolla il raccolto di pesche, ciliegie, albicocche e susine

Quest’anno e’ sparito dagli alberi un frutto su quattro per il crollo dei raccolti in tutta Europa a causa del clima pazzo con gelate e grandine, dalle albicocche alle ciliegie, dalle pesche alle nettarine fino alle susine. A dirlo è la Coldiretti, che stima in Italia un raccolto di pesche in calo di oltre il 20% nel mezzogiorno e del 15% al nord e una produzione inferiore rispetto allo scorso anno tra il 10 ed il 30% per le ciliegie ma con pezzature più grandi e migliore qualità. Ridotta anche la disponibilità delle susine mentre ci saranno circa il 20% di albicocche in meno nei frutteti in Emilia-Romagna, Campania, Basilicata, Puglia, Sicilia, Piemonte e Calabria.

“Serve un catasto ortofrutticolo”

Davide Vernocchi, coordinatore ortofrutticolo Alleanza Cooperative Agroalimentari commenta le previsioni per la produzione di pesche e nettarine: “”Anche se la prossima campagna non dovesse risultare disastrosa come quella degli scorsi anni, permangono tuttavia incognite dovute a problemi strutturali che minano la competitività del comparto e che devono assolutamente essere affrontati, a partire dalla insufficiente aggregazione commerciale”. Vernocchi ribadisce “la necessità di realizzare un catasto frutticolo con dati costantemente aggiornati sulle produzioni e sulle superfici ortofrutticole, attraverso il quale poter programmare in maniera più efficiente investimenti e rinnovamenti varietali e riuscire nel contempo a prevenire situazioni di crisi”.