Bonus Mobili: detraibili anche le spese di trasporto e montaggio

bonus mobili
Novità per il Bonus Mobili: nelle spese detraibili rientrano anche quelle sostenute per il trasporto e il montaggio dei mobili o grandi elettrodomestici a patto che vengano saldate con bonifico o con bancomat o carta di credito. Lo precisa FiscoOggi la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate rispondendo a un quesito di un contribuente:
“Nell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici (per cui si usufruisce della detrazione Irpef del 50%) possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati (circolare n. 29/E del 18 settembre 2013, paragrafo 3.4). Anche i pagamenti di queste ultime, peraltro, devono essere effettuati con bonifico o carta di debito o credito. Si ricorda che non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Ulteriori informazioni sul bonus si possono trovare nella Guida pubblicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate”.

Come funziona e a chi spetta il Bonus Mobili

Detrazione al 50% su una spesa pari al massimo a 10.000 euro fino al 31 dicembre 2018 per l’acquisto di:

  • mobili;
  • grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni).

Per godere dell’agevolazione è indispensabile aver realizzato a partire dal 1° gennaio 2017 un intervento:

  • di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia;
  • di ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza.

La destinazione dei mobili ed elettrodomestici “scontati” devono corrispondere con l’appartamento “ristrutturato”. Per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.

La documentazione

È necessario che i pagamenti siano effettuati con carta di debito o credito, oppure con bonifico bancario o postale da cui risultino:

  • causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986);
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.

Oltre alla ricevuta del bonifico, vanno conservate le fatture o le ricevute fiscali relative alle spese effettuate per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione e di acquisto intestate alle persone che fruiscono della detrazione.

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