Mal di orecchio e reflusso: quando troppi farmaci fanno più male che bene

Troppi farmaci somministrati per curare disturbi lievi durante l’infanzia sono soggetti a gravi effetti collaterali. E così i medici e le società scientifiche riesaminano le loro raccomandazioni e iniziano a limitare la prescrizione di diversi medicinali. Almeno in Francia dove la rivista Que Choisir ha fatto un elenco di farmaci più dannosi che utili e ha messo in evidenza, a partire dai principali mali di stagione, le alternative più efficaci e con meno controindicazioni. Lo ha fatto seguendo indicazioni delle autorità sanitarie e le raccomandazioni del pool di specilialisti indipendenti di Prescrire il cui impegno da sempre è quello di segnalare i farmaci il cui rapporto tra effetti indesiderati e benefici è troppo sbilanciato. 

Il mensile francese dei consumatori cita anche uno studio del 2005 del fondo di assicurazione sanitaria primaria dell’Aude che svelò come a un bambino su dieci sotto i 15 anni era stato prescritto un farmaco controindicato per la sua età. In ogni caso è sempre meglio consultare il proprio medico o pediatra.

Nei giorni passati abbiamo pubblicato la lista delle criticità e delle alternative per quanto riguarda i mali di stagione (raffreddore, febbre, tosse e dissenteria). Di seguito invece completiamo il quadro fornito dal mensile francese per altri frequenti disturbi.

Dolori fisici: il paracetamolo funziona


Ancora una volta, il paracetamolo è il farmaco più indicato. Funziona bene anche in caso di mal di orecchio, mal di testa, mal di gola o dolori dentali. L’ibuprofene può essere più efficace nell’alleviare il dolore e nei traumi gravi, ma è meglio assumerlo sempre dietro indicazione medica a causa delle sue molte controindicazioni. I farmaci a base di ibuprofene non vanno somministrati ai bambini in caso di dolori dentali.

Reflusso: come curarlo (senza troppe medicine)

Il reflusso nei bambini è un effetto molto comune spesso accompagnato da pianti e urla ma il trattamento farmacologico non è sempre giustificato. Se la rassicurazione dei genitori in questi casi può fare molto, i consigli dietetici del pediatra possono essere più che sufficienti per prevenire questo tipo di problemi. Insomma prima di ricorrere a medicine è possibile tentare l’alternativa alimentare. Anche perché farmaci come quelli a base di domperidone prescritti fino a una decina di anni fa, precisa Que Choisir, sono stati progressivamente “abbandonati” per gli elevati effetti collateriali e la scarsa efficacia. Nel 2005 l’Autorità sanitaria francese ha limitato il rimborso di questi medicinali al solo trattamento di nausea e vomito e dal 2016 raccomanda di non utilizzarli nei bambini. Tuttavia, questi farmaci non sono stati ritirati dal mercato. L’avvertenza quindi è quella di consultare sempre un medico prima di scegliere una terapia farmacologica.

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