Integratori alimentari, la metà di quelli in vendita on line non è autorizzata

Oltre due terzi dei siti web esaminati dalle autorità degli Stati membri dell’Ue vendono integratori alimentari non autorizzati. E’ quanto emerge da un rapporto pubblicato oggi dalla Commissione Europea che pone l’attenzione soprattutto su quattro prodotti: Agmatina (4-amminobutil) guanidina solfato, fibra di acacia, Epimedium grandiflorum e Hoodia gordonii.

Nel settembre 2017, le autorità alimentari degli Stati membri hanno attuato il primo piano di controllo coordinato dell’Ue sui prodotti alimentari e integratori offerti da Internet. Le autorità competenti di venticinque stati membri (tutti tranne il Regno Unito e la Bulgaria) hanno partecipato su base volontaria, insieme a Svizzera e Norvegia controllando quasi 1.100 siti web. Le non conformità riscontrate sono state 779.

Concentrarsi su quattro prodotti

I prodotti alimentari in questione erano i seguenti quattro nuovi alimenti, che non sono autorizzati nell’UE: Agmatina (4-amminobutil) guanidina solfato, fibra di acacia, Epimedium grandiflorum e Hoodia gordonii.

“È sorprendente che 192 siti web offrissero per la vendita agmatine, un noto cibo nuovo, ma ancora più sorprendenti che la fibra di Acacia e la Hoodia gordonii fossero offerti in vendita rispettivamente da 71 e 59 siti. Hoodia non è solo un nuovo alimento, ma è anche elencato dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES)” ha commentatol’amministratore delegato di Hylobates Consulting, Luca Bucchini.

 

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