“Dirty meat”, la scioccante inchiesta del Guardian sulla carne Usa

Gli oppositori dei trattati di libero scambio commerciale transnazionali come Ttip e Ceta hanno una ragione in più per dubitare di questo tipo di accordi: secondo il Guardian, documenti governativi britannici descrivono dettagliatamente incidenti “profondamente preoccupanti” nelle carni suine e pollame, sollevando i timori di carne avariata in entrata nel Regno Unito grazie a un accordo commerciale post-Brexit. “Scoperte igieniche scioccanti – scrive il quotidiano inglese – sono state fatte in alcuni dei più grandi impianti di carne degli Stati Uniti, mentre una nuova analisi rivela che ben il 15% (uno su sette) della popolazione statunitense soffre ogni anno di malattie alimentari”. Un’indagine congiunta del Bureau of Investigative Journalism (TBIJ) e del Guardian ha rilevato infatti che il numero di “incidenti” riguardanti l’igiene hanno raggiunto numeri che gli esperti descrivono come “profondamente preoccupanti”.

La paura degli attivisti

Gli attivisti americani chiedono ancora una volta la cancellazione di un escamotage legale che consente di vendere carne con salmonella nella catena di approvvigionamento umano, mentre gli attivisti del Regno Unito avvertono che il paese potrebbe essere invaso da “carne sporca” se un accordo commerciale degli Stati Uniti venisse firmato dopo la Brexit.

La galleria degli orrori

I registri di governo degli Stati Uniti non resi pubblici mettono in risalto numerosi incidenti specifici, tra cui: carne di pollame malato trovata in contenitori per prodotti alimentari commestibili; carcasse di suini che si accumulano sul pavimento della fabbrica dopo un guasto all’apparecchiatura, con conseguente contaminazione da grasso, sangue e altre sporcizie; carne destinata alla catena alimentare umana trovata perforata da materia fecale e ascessi pieni di pus; tubi ad alta potenza utilizzati per pulire pavimenti sporchi accanto a linee di produzione funzionanti contenenti prodotti alimentari; pavimenti della fabbrica inondati di acqua sporca a causa delle fognature otturate da parti di carne e altri detriti; pollo sporco di feci o caduto sul pavimento, rimesso sulla linea di produzione dopo essere stato sciacquato con cloro diluito. Tutte le violazioni segnalate hanno comportato un’azione correttiva immediata senza alcun rischio per i consumatori, secondo le società coinvolte. Ma gli attivisti hanno avvertito che altre violazioni potrebbero non essere state rilevate.

Gli ispettori: linee troppo veloci

Gli ispettori per l’igiene della carne intervistati dal Guardian hanno affermato che le alte velocità delle linee e altri tipi di pressione in alcuni stabilimenti possono comportare “inevitabilmente” che alcune violazioni avvengano nonostante i controlli. Secondo il prof Erik Millstone, esperto di sicurezza alimentare presso la Sussex University, la situazione è preoccupante “a causa dei rischi di diffusione di agenti patogeni infettivi da carcassa a carcassa e tra porzioni di carne. Le percentuali in cui gli episodi di avvelenamento da cibo infettivo avvengono negli Stati Uniti sono significativamente più alte che nel Regno Unito o nell’UE e la scarsa igiene nella filiera della carne è  una delle cause principali di intossicazione alimentare negli Stati Uniti”. Tra le accuse dei movimenti anti Ttip, il trattato di libero scambio tra Usa e Ue, accantonato dopo tante proteste, c’era per l’appunto il rischio che gli standard di sicurezza alimentare riguardo il settore della carne venissero abbassati.