Il Parlamento europeo salva l’ora legale (almeno per il momento)

L’ora legale è salva, almeno per il momento. Il Parlamento europeo ha, infatti, bocciato la risoluzione con cui un gruppo di eurodeputati (soprattutto del Nord Europa) chiedeva alla Commissione europea di abolire l’ora legale. Il provvedimento approvato oggi si limita a chiedere all’esecutivo di fare una “valutazione approfondita” della direttiva 2000/84/Ce, che dal 2001 disciplina il passaggio tra ora solare e ora legale e «se necessario a formulare una proposta di revisione. Il tema ha appassionato anche i nostri lettori: molti hanno partecipato al sondaggio che abbiamo lanciato questa mattina sulla nostra pagina Facebook dividendosi equamente tra chi è favorevole all’abolizione e chi non è d’accordo.

Un pò come è accaduto al Parlamento europeo dove, tuttavia, i favorevoli al cambio d’orario sono riusciti a prevalere. Tra chi voleva abolire l’ora legale c’è i’eurodeputato Marco Affronte: “Qui in Parlamento sta girando una rassegna di 60 studi scientifici che parlano di quanto è dannoso per la salute, per gli incidenti, per il lavoro, ecc… il doppio “jet lag” annuale”. In altre parole, secondo il deputato del gruppo Verdi/Alleanza libera europea, se non porta nessun beneficio in termini economici e tanto meno di salute perché continuare a spostare le lancette due volte all’anno?

Insomma per il momento continueremo a cambiare per due volte all’anno le lancette dell’orologio, a marzo e a ottobre, almeno fino alla prossima votazione.