Pesca sostenibile, il programma Msc sotto accusa: non tutela l’ambiente marino

Il Marine stewardship council, il programma di etichettatura e certificazione più importante al mondo per la pesca sostenibile, non tutela sufficientemente le specie ittiche. La denuncia – riportata dal giornale on line Foodnavigator.com, arriva da 66 stakeholders (tra cui associazioni come Greenpeace) che in una lettera indirizzata al presidente Werner Kiene hanno messo nero su bianco le loro perplessità. Scrivono: “Il programma non si prende cura delle specie protette che non sono l’obiettivo primario dell’attività di pesca”. In altre parole, secondo i denuncianti, Msc non fa abbastanza per tutelare l’ecosistema marino e in particolare i mammiferi del mare. “Non c’è nulla di nuovo nella nostra denuncia” aggiungono sostenendo che “Msc è informata da sempre delle nostre perplessità che diventano più pressanti in vista dei nuovi obiettivi del Consiglio, ovvero di trasformare il 20% della pesca globale in pesca sostenibile entro il 2020”.

Dal canto suo, Msc ha insistito sul fatto che sta già prendendo provvedimenti, con nuove iniziative per “rafforzare” il modello di assicurazione dell’organizzazione e avviare un processo per la revisione del suo standard di pesca. “Questa revisione – ha fatto sapere un portavoce del Consiglio – si svolge ogni cinque anni e in questo lasso di tempo vengono fatti progressi che non si possono ignorare”.

 

 

 

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