Batterie usa e getta: convinti di spendere di più in cambio di più carica?

Chi più spende meno spende. Una massima di grande attualità, che vale anche per le batterie che i nostri elettrodomestici divorano con avidità. È questo, per esempio, il risultato a cui arriva la rivista dei consumatori svizzeri KTipp che ha portato in laboratorio 17 batterie alcaline diverse della dimensione AAA, le più usate – per capirci – negli apparecchi più piccoli come telecomandi e sveglie.
Le differenze di prezzo nelle batterie testate sono enormi, le differenze nelle prestazioni, tuttavia, sono solo minime. Cinque modelli marchiati dalla grande distribuzione svizzera hanno meritato il punteggio complessivo di “buono”, nonostante i prezzi più bassi dei grandi nomi. A vincere il test – “High Energy” di Varta e “Energizer Eco Advanced” – hanno entrambi ricevuto un’ottima valutazione complessiva di 5,5.

L’esperto di batterie Rolf Zinniker dell’Istituto di elettronica dell’ETH di Zurigo ha effettuato vari test su queste pile. Il test di scarica, per esempio, ha valutato il funzionamento quando le batterie sono sottoposte a diversi livelli di stress. Tiniker ha anche simulato lo stoccaggio per un anno e mezzo a temperatura ambiente e il risultato è positivo: nessuna delle 17 batterie si è esaurita.
D’altra parte, ci sono state differenze nel tempo e nella portata dell’autoscarica. Qui, alcune delle batterie economiche hanno vacillato. I marchi di Aldi, Lidl, Ikea e Obi hanno perso tra il 6 e il 10% del loro carico in un anno. È la batteria “Energizer”, che ha dato i migliori risultati in questo test, perdendo poco meno del 2,8 percento del suo carico.

Ecco la classifica completa dei modelli venduti anche in Italia.

 

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