Monsanto sotto accusa anche in Brasile: “il brevetto per la sua soia Ogm va ritirato”

Brutta aria per la Monsanto e i suoi Ogm. Dopo le polemiche europee, arrivate anche negli Stati Uniti per lo scandalo glifosato, ora arriva anche il “fuoco amico”. Come quello del Brasile, storicamente sempre pronto a digerire qualunque organismo geneticamente modificato proveniente dalla multinazionale. Ora l’ufficio brevetti brasiliano ha concluso che il brevetto Intacta RR2 Pro della Monsanto Co per la tecnologia di semi di soia geneticamente modificata dovrebbe essere dichiarato nullo dopo averlo riesaminato, secondo quanto riferito dalla Reuters in merito a una causa contro l’azienda da parte dell’associazione dei coltivatori di cereali Aprosoja.
La filiale di Aprosoja del Mato Grosso nel mese di novembre ha chiesto a un tribunale federale brasiliano di cancellare il brevetto di semi di soia Intacta RR2 PRO di Monsanto, affermando che non ha apportato una vera innovazione tecnologica. La protezione brevettuale di Intacta si estende fino all’ottobre 2022.
In un documento del 17 gennaio, l’ufficio del procuratore generale ha dichiarato che l’ufficio brevetti, INPI, ha emesso un parere tecnico a dicembre sostenendo che il brevetto, PI0016460-7, “è in contrasto con i requisiti legali”.
La Monsanto che è stata informata del parere dell’INPI, ha detto che metterà in discussione le accuse a tempo debito.
Aprosoja ha salutato l’opinione dell’INPI come “riconoscimento” da parte dell’ufficio brevetti che il brevetto di Intacta non è valido.