Farina di grilli nella pasta o “aperinsetti”, ora si può anche in Europa

Dal primo gennaio è entrato in vigore il nuovo regolamento europeo sui “Novel food” che permette, tra l’altro, di servire insetti a tavola.

Il regolamento modifica la procedura di autorizzazione dei Novel Food (Nuovi prodotti alimentari). Comprende una definizione ampliata per i Novel Food che tiene conto dell’innovazione e dei progressi tecnologici nel settore alimentare, un sistema centralizzato di autorizzazione a livello europeo per i Novel Food e gli alimenti tradizionali provenienti da paesi terzi, un elenco di tutti i Novel Food autorizzati nell’UE, e disposizioni sulla protezione dei dati per i richiedenti.

Per “Novel Food” si intende cibo innovativo, cibo prodotto utilizzando nuove tecnologie e processi di produzione, nonché alimenti che sono o sono stati tradizionalmente mangiati al di fuori dell’UE. Quindi si potranno vendere e comprare grilli e millepiedi cinesi, tarantole arrostite del Laos, vermi giganti della farina dalla Thailandia, bachi da seta all’americana, farfalle delle palme dalla Guyana francese fritte e condite, le cimici d’acqua della Thailandia, fino agli “aperinsetti” come vermi della farina aromatizzati alla paprica, al curry e al sale marino da mangiare con un sorso di vodka ai bachi da seta.

La novità – come sottolinea Coldiretti – non piace al 54% degli italiani che li considerano estranei alla cultura alimentare nazionale mentre sono indifferenti il 24%, favorevoli il 16% e non risponde il 6%, secondo una indagine Coldiretti/Ixe’. Pochissimi, in particolare, i favorevoli alla possibilità di mangiare insetti interi, secondo quanto emerso da una ricerca dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo) che ha effettuato dei test di degustazione coinvolgendo dei volontari. Maggiore disponibilità si è, invece, riscontrata al consumo di prodotti che contengono insetti nel preparato (come ad esempio farina di grilli o pasta con farina di larve). A spingere verso il consumo di insetti è da qualche anno la Fao, forte del fatto che nel mondo già quasi 2000 specie di insetti sono considerate commestibili e vengono consumate da almeno 2 miliardi di persone.

Al di là della normale contrarietà degli italiani verso prodotti lontanissimi dalla nostra cultura alimentare, l’arrivo sulle tavole degli insetti solleva dei precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico ai quali è necessario dare risposte, facendo chiarezza sui metodi di produzione e sulla stessa provenienza e tracciabilità degli insetti”, ha dichiarato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo nel ricordare che “la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come la Cina o la Thailandia, da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari”.

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Il Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis ha accolto favorevolmente il nuovo regolamento: “Questi cambiamenti renderanno il processo di autorizzazione e immissione di nuovi prodotti alimentari sul mercato europeo più semplice e più rapido, assicurando nel contempo la sicurezza alimentare. Speriamo che ciò si aggiunga alla varietà già presente sul mercato dell’UE di alimenti sani e nutrienti tradizionali e innovativi. ”

La commissione europea stabilisce che i Novel Food prima di essere autorizzati, devono essere scientificamente dimostrati sicuri per la salute pubblica. L’autorizzazione stabilisce quindi le condizioni per il loro uso, la loro designazione e requisiti come prodotti alimentari e l’etichettatura.