E-cig, da oggi stop a vendita online dei liquidi con nicotina

È arrivata l’ora X per i negozi di liquidi dedicati alle sigarette elettroniche. Da oggi, infatti, non è più possibile acquistarli online se a base di nicotina. Il decreto fiscale che contiene l’emendamento contestato dagli operatori del settore, è entrato in vigore infatti il 6 dicembre, giorno in cui i rivenditori sul web hanno messo in svendita i prodotti diventati illegali (almeno online) con sconti anche del 20%, come nel caso di vaporoso.it. Scelta diversa da parte dei produttori, che per le ultime ore di vendita in rete hanno raddoppiato i prezzi, adeguandoli a quelli che si troveranno nei punti vendita fisici. Ad esempio, Flavourart vendeva il flaconcino da 10 ml 7 foglie con nicotina a 9,89 euro invece che 4,18, sottolineando che l’aumento era dovuto all’apporto delle tasse adeguate ai livelli del tabacco tradizionale con l’emendamento al decreto fiscale.

Pressione per le possibili modifiche

Per gli amanti della e-cig, e soprattutto per le decine di migliaia di operatori del settore, non tutto è perso. Come riporta sigmagazine, fino ad oggi alle 16 c’è tempo per presentare emendamenti alla legge di stabilità a cui è allegato il decreto fiscale. Le associazioni di categoria e anche alcuni big del tabacco, che sono entrati nel settore delle e-cig, stanno facendo il possibile per modificare la normativa tramite la presentazione di emendamenti ad hoc. Difficile si riesca a cancellare l’introduzione della licenza di vendita per i rivenditori di prodotti per lo “svaping” (che l’Agenzia delle dogane e i monopoli dovrà normare entro il 31 marzo 2018), mentre un obiettivo più realistico appare la reintroduzione dell’aggettivo “transfrontaliera”, accanto al divieto di vendita online dei liquidi a basi di nicotina, come prima dell’emendamento Vicari al decreto. Si tornerebbe a vietare, dunque solo l’importazione al consumo di prodotti esteri. Se la pressione da parte del settore degli “svapatori” andrà a buon fine lo si saprà realisticamente a metà della prossima settimana, quando la commissione parlamentare addetta al vaglio degli emendamenti deciderà quali portare al voto della legge di stabilità.