Cannella bruci-grassi: i risultati di una ricerca sulle cellule umane

Una buona notizia per tutti coloro – e sono tanti – che non rinunceranno alla consueta abbuffata di dolci durante le prossime feste. E per chi ha già iniziato il tour de force che si concluderà solo il 6 gennaio tra cioccolata & Co..

Basta aggiungere un po’ di cannella e si può dire addio ai sensi di colpa. Traduzione giornalistica – lo ammettiamo, esagerata – di una nuova ricerca dell’Istituto di scienze della vita dell’Università del Michigan che sarà pubblicata nel numero di dicembre di Metabolist.

La cannella, si scopre nello studio, ha un’incredibile capacità di accelerare il metabolismo, combattere l’obesità e persino aiutare a prevenire l’iperglicemia. Potrebbe, dunque, non essere solo una questione di gusto il faccio che aggiungiamo questa deliziosa spezia in tanti dolci.
La chiave per i poteri della cannella sembra trovarsi nell’olio essenziale del quale è ricca la cinnamaldeide, la sostanza che dà il tipico aroma alla cannella.
Per lo studio, Jun Wu e i suoi colleghi hanno applicato la cinnamaldeide direttamente alle cellule di grasso umano. Le cellule hanno risposto immediatamente al trattamento aumentando l’espressione di diversi geni ed enzimi che migliorano il metabolismo dei lipidi. In sostanza, la molecola ha indotto le cellule di grasso a bruciare l’energia immagazzinata, contribuendo così a prevenire il meccanismo biologico che ci fa ingrassare.
Anche se questo non è il primo studio a dimostrare i poteri sul metabolismo della cannella, è il primo a sperimentarli direttamente sulle cellule umane.