Buoni pasto: da settembre utilizzabili 8 alla volta, anche in mercati e agriturismi

Nuove regole per i buoni pasto. Le nuove norme, contenute in un decreto del ministero dello Sviluppo economico dello scorso giugno, entreranno in vigore il prossimo 9 settembre. Le novità principali riguardano la possibilità di spenderne anche otto cumulativamente e l’espansione dei luoghi di utilizzo: non più soltanto al supermercato, o al bar, ma anche al mercato o in un agriturismo. 

La regolarizzazione

La normativa arriva a mettere ordine in un settore dove da tempo infuria la polemica. Se, infatti, fino ad oggi, formalmente i buoni pasto non sono cumulabili (com’è indicato spesso sugli stessi), nella pratica alla cassa del supermercato venivano a volte accettati anche tutti insieme, creando una sorta di “giungla” dei sì e dei no, che rendeva la vita difficile al possessore. Ad allarmare i lavoratori che ricevono i buoni pasto nel luogo di lavoro soprattutto il diffondersi dei buoni elettronici, che a causa della tracciabilità, mettono in forse l’aggiramento della regola. Alla fine il Governo è intervenuto per regolarizzare la situazione e trovare la giusta via di mezzo: otto buoni cumulabili al massimo.

Non cedibile

I ticket, come recita il decreto, “sono utilizzati esclusivamente dai prestatori di lavoro subordinato, a tempo pieno o parziale, anche qualora l’orario di lavoro non prevede una pausa per il pasto, nonché dai soggetti che hanno instaurato con il cliente un rapporto di collaborazione anche non subordinato”. Non possono essere ceduti e valgono il prezzo intero indicato: nessun resto può essere dato al possessore in caso di acquisto con importo inferiore. Le società di emissione sono tenute ad adottare idonee misure antifalsificazione e di tracciabilità del buono pasto.