Cibo e bevande nel bagaglio: cosa si può portare e cosa no in aereo

Per ragioni di sicurezza, ma non solo. In Italia e nel mondo, le restrizioni in tema di prodotti da portare in aereo nel bagaglio a mano rispondono a varie esigenze: se gli oggetti pericolosi contundenti o taglienti (come armi, coltelli, forbici, rasoi, mazze) e i liquidi in quantità superiore ai 100 ml sono da tempo vietatissimi in base a severe misure antiterrorismo, anche un formaggio può essere bloccato al check-in per ragioni sanitarie.

Cosa “non vola” negli Stati Uniti

La severa normativa americana, ad esempio, prevede un minuzioso controllo dei prodotti portati in cabina dai passeggeri, ma fa le pulci anche a quelli importati nel bagaglio in stiva, sequestrando alla dogana i cibi che comportano il rischio di trasmissione di malattie (ricordiamo, ad esempio, l’aviaria) o che in qualche modo minacciano la salute pubblica, quella ambientale e degli animali. La lista dei prodotti che “non possono volare” è dunque sempre suscettibile di aggiornamenti, collegata com’è alle condizioni sanitarie attuali di ogni zona del mondo.
Ma veniamo all’Italia e ai vincoli introdotti dal regolamento 246/2013 che, a partire dal 31 gennaio 2014, prevede restrizioni per i liquidi (o “prodotti di analoga consistenza dei liquidi”) che possono essere portati a bordo come bagaglio a mano nel territorio della Ue, incluse Norvegia, Islanda e Svizzera.

Cibi non ammessi

Secondo quanto riportato sul sito dell’Enac, è vietato trasportare a bordo di un aeromobile: acqua e altre bevande, zuppe, sciroppi, nonché ogni altro prodotto di analoga consistenza.
L’imbarco è però consentito se questi articoli sono contenuti in recipienti individuali di capacità non superiore a 100 millilitri o equivalente (ad esempio 100 grammi) riposti in una busta di plastica trasparente richiudibile, completamente chiusa, di capacità non eccedente 1 litro o di dimensioni pari, ad esempio, a circa cm 18 x 20, separatamente dall’altro bagaglio a mano.

Panino con Nutella sì, barattolo no

Tra i “prodotti di analoga consistenza” citati dal sito Enac vi sono: la crema di cioccolata e il burro di arachidi (che invece hanno via libera se spalmati in un panino), lo yogurt, il formaggio fresco e quello squagliato (tipo Camembert). In quanto fatti con formaggio fresco e cremoso, vengono fermati al controllo anche cassate siciliane e cannoli (in aereo c’è posto solo per la cialda, la ricotta deve rimanere a terra), nonché le mozzarelle e la burrata pugliese, formaggi freschi e per di più se immersi nel loro liquido di mantenimento.
Oltre ai liquidi entro i 100 ml, via libera alla crema di cioccolato e al burro di arachidi se farciscono dei panini e ai formaggi duri, come Edam e parmigiano.