Antitrust multa milionaria a Veneto Banca: “Il mutuo? Compra le azioni”

L’Antitrust ha sanzionato, per un ammontare complessivo di 5 milioni di euro, Veneto Banca per aver posto in essere due pratiche commerciali scorrette “consistenti rispettivamente nell’aver nei fatti condizionato l’erogazione di mutui a favore dei consumatori all’acquisto da parte degli stessi di proprie azioni e indotto i consumatori intenzionati a richiedere mutui ad aprire un conto corrente presso la banca”. Pratica vietata dal Codice del Consumo.

Pacchetti azionari imposti

Un’analoga sanzione era stata inflitta alla Popolare di Vicenza nel settembre 2016. Il modus operandi era molto simile. L’imposizione della sottoscrizione azionaria in cambio del mutuo è avvenuto in un particolare momento. Scrive l’Antitrust: “Tali comportamenti hanno avuto luogo al fine di realizzare un’operazione di ricapitalizzazione della banca, che ha avuto inizio a partire dal secondo semestre 2012 e pieno sviluppo negli anni 2013 e 2014, nella quale sono prevalse le esigenze di patrimonializzazione della banca sugli interessi della stessa clientela”.

Nel caso dei “mutui soci” riservati ai soci, in particolare, i consumatori sono stati condizionati, al fine di ottenere gli stessi, “ad acquistare pacchetti minimi di azioni dell’istituto pari a 200 azioni, dunque superiori a quelli minimi necessari per diventare soci (100 azioni) e a non vendere tali pacchetti azionari per determinati periodi, al fine di non perdere le condizioni economiche previste per il mutuo”. Peraltro, spiega in una nota il Garante, “le condizioni economiche di tali mutui soci sono risultate compensate, in termini negativi, dai costi connessi al pacchetto azionario al quale tale prodotto era di fatto vincolato”. Titoli azionari peraltro difficilmente negoziabili e liquidabili, ovvero quasi impossibile rivendere sul mercato, perche la società non era quotata in Borsa.
Inoltre, nel momento in cui il consumatore sottoscriveva un mutuo, veniva anche indotto a sottoscrivere un conto corrente su cui regolare il mutuo stesso con la prospettazione della necessità di detenere un rapporto di conto corrente collegato al mutuo.

“Libertà limitata”

L’Antitrust ha accertato che queste condotte hanno limitato “considerevolmente la libertà di scelta dei consumatori in relazione ai prodotti di mutuo. L’indebito condizionamento connesso alla prospettazione di poter ottenere il mutuo a condizioni particolarmente favorevoli solo sottoscrivendo azioni della banca appare infatti qualificabile come comportamento idoneo a fare assumere una decisione commerciale che il consumatore non avrebbe altrimenti preso“.