Cosa fare se il contatore del gas non funziona

Caro Salvagente, ho riscontrato un consumo altissimo del contatore del gas. Difatti chiudendo la valvola di erogazione gas nel mio appartamento, i numeri continuano ad aumentare circa 5 mc ogni 10 minuti. Si può reclamare un recupero di quello che ho pagato in eccesso?

Antonio Balsamo

Caro Antonio, abbiamo chiesto “aiuto” a Valentina Masciari responsabile Utenze di Konsumer Italia. Ecco la sua risposta.

Siamo di fronte, evidentemente, ad un contatore gas non funzionante in modo corretto, vista la controprova effettuata dal Sig. Balsamo e quindi, la prima cosa da fare, è richiedere una verifica o meglio un cambio del gruppo di misura in questione.

Tale operazione, in questa ipotesi, cioè un cattivo funzionamento già conclamato dalle prove fatte dal sig. Antonio, verrà eseguito in modo gratuito; se invece la verifica fosse stata richiesta ma poi concretamente non fosse stato presente alcun guasto, allora questa operazione avrebbe previsto un addebito in capo all’intestatario del gruppo di misura.

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La richiesta di verifica va fatta al proprio fornitore, in genere su un modello già predisposto dallo stesso; entro un paio di giorni dovrà essere  trasmessa dal Fornitore al Distributore,  che  materialmente farà l’intervento sempre entro un periodo di qualche giorno.

Alla conclusione di questa verifica, il tecnico dovrà rilasciare al sig. Balsamo un verbale che va controfirmato dal cliente; in tale verbale verrà indicato cosa è stato concretamente eseguito e i problemi riscontrati.

Relativamente ai consumi tariffati e a quanto pagato in più a causa del cattivo funzionamento del contatore, in assenza di dati certi, visto che non mi sembra si possa individuare il momento esatto in cui è iniziato il disservizio, il cliente può chiedere il ricalcolo di questi, ricalcolo che andrà fatto in base alla media dei consumi del sig. Balsamo dell’anno precedente al giorno in cui è stata effettuata la verifica del contatore e quindi, contestualmente si potrà richiedere al fornitore, il riconteggio delle fatture emesse i cui consumi addebitati hanno risentito del guasto riscontrato.

Il tutto chiaramente, va fatto per iscritto dal cliente.

L’importo che deriva dalla ricostruzione richiesta, tutta la procedura e i criteri seguiti, devono essere comunicati al cliente entro due mesi dalla verifica.

Il cliente può comunque contestare tali risultati entro 30 giorni dal momento in cui gli vengono comunicati per iscritto, nel caso in cui riscontrasse discrepanze rispetto alla media reale dei suoi consumi.