Profumo di allergie nelle nostre case


Sembrano innocui spray per profumare la casa, in realtà sono un concentrato di sostanze nocive che faremmo bene a non diffondere nei nostri ambienti. Di deodoranti per interni, ce ne sono di ogni tipo, dai semplici spray ai bastoncini, dai diffusori elettrici alle candele. Seducono i consumatori con un marketing che “esalta” il potere della natura con frasi del tipo “oli essenziali al 100% naturali” o “100% bio”. In realtà di naturale c’è ben poco e una casa “profumata” con questi prodotti rischia di inquinarsi di sostanze potenzialmente tossiche.

Un test su 12 deodoranti per l’ambiente. È quello pubblicato sul Salvagente di maggio, in edicola o in digitale

Una vampata di allergeni

Irritanti come l’acetaldeide, l’acroleina, l’etanolo e il tricloroetilene, e una miriade di allergeni, verso cui molte persone hanno sviluppato sensibilità. Una volta sprigionate, queste molecole possono creare una pericolosa combinazione con il calore o l’ozono che trovano nell’aria e in alcuni casi trasformarsi nella cancerogena formaldeide.
Gli effetti più frequenti dell’esposizione a queste sostanze sono rappresentati da sintomi allergici, irritazione alle vie respiratorie e agli occhi, mal di testa, nausea e vertigini. Dato che intensificano l’asma bronchiale e la bronchite cronica, sono molto pericolosi per chi soffre di asma o insufficienza respiratoria.  La causa dei disturbi è da attribuire ai Cov, i Composti organici volatili che provengono dalla degradazione di prodotti di sintesi o naturali come gli oli essenziali e sono molto irritanti per l’apparato respiratorio. I Cov più utilizzati sono i distillati del petrolio, alcoli e chetoni che si propagano facilmente a temperatura ambiente e coprono gli odori.

Nessuna indicazione

In molti casi, purtroppo, gli ingredienti non sono elencati in etichetta perché nessuna legge lo prevede. Eppure la pericolosità è cosa nota da anni. Risale a 10 anni fa uno dei primi test effettuati dal Natural Resources Defense Council sui deodoranti per ambiente: su 14 prodotti analizzati, ben 12 contenevano ftalati molto pericolosi, come il Dehp sospettato di creare gravi disfunzioni a livello ormonale. Gli ftalati, per la verità, sono stati trovati anche nei deodoranti dichiarati “naturali” o “privi di profumazione”. I ricercatori dell’American College of Allergy Ashma and Immunology hanno trovato in ogni prodotto una media di 20 Cov, un terzo dei quali è classificato come pericoloso o tossico.
Da qualche anno il primario di patologia toracica del nuovo ospedale civile di Strasburgo, Frédéric de Blay, sta cercando di capire cosa contengano questi prodotti alla luce di un significativo aumento di pazienti che hanno accusato forti crisi respiratorie dopo aver inalato le sostanze emesse dagli spray agli oli essenziali (acquistati paradossalmente per respirare meglio). Il primario ha misurato il tenore di Cov nell’aria dopo aver vaporizzato in ambienti chiusi uno spray purificante della Puressentiel, marchio leader del mercato. Dopo mezz’ora, la concentrazione di limonene nella stanza era 10 volte superiore ai limiti di esposizione stabiliti dalla Commissione europea.
“Esposto ad una tale miscela di sostanze, l’organismo si sente aggredito e reagisce sviluppando più facilmente una patologia allergica”, ha spiegato al mensile 60 Millions de consommateurs Isabelle Bossé, allergologa e presidente del Sindacato francese degli allergologi. I produttori di deodoranti per ambienti si difendono affermando che i composti organici volatili emessi dai loro prodotti sono di origine naturale e non sono nocivi contrariamente a quelli di sintesi. Ma in realtà l’impatto dei Cov sulla nostra salute, sintetici o naturali che siano, è lo stesso.