Wikileaks: “Ecco come la Cia viola le nostre case”

Le rivelazioni di ieri di Wikileaks hanno fatto scalpore in tutto il mondo, mostrando migliaia di pagine di documenti della CIA che contengono dettagli sulla capacità dell’agenzia di intelligence di violare una varietà di apparecchi casalinghi per la raccolta dei dati e per spiare persone in tutto il mondo.
Mentre i giornalisti di ogni paese leggono i documenti resi pubblici e cercano di capirne il contenuto, è forse il caso di dare uno sguardo approfondito ad alcune delle accuse più significative contenute nei file di Wikileaks.
Lo facciamo con l’aiuto di Consumer Reports, la più rappresentativa associazione dei consumatori Usa.

“Weeping Angel” e la tv diventa un Bug

Secondo Wikileaks, l’Engineering Development Group della CIA, che presumibilmente produce strumenti di hacking e malware per l’agenzia da utilizzare per ottenere di nascosto informazioni, avrebbe sviluppato un progetto denominato “Weeping Angel” che sembra essere in grado di trasformare il televisore in un dispositivo di ascolto. L’utente può credere che il suo televisore sia spento, ma i documenti mostrano la capacità di imporre uno stato di “falso-off” dove la TV sembra essere spento, ma continua ad ascoltare.

L’hacking remoto di telefoni e tablet

I documenti forniscono anche dettagli su presunti progetti da parte della CIA destinati a permettere all’agenzia di accedere in remoto, controllare gli smartphone e attivare telecamere e microfoni dei dispositivi.
L’Agenzia avrebbe sviluppato sistemi per hackerare tanto dispositivi Apple che Android.
Secondo Wikileaks, i sistemi della CIA potrebbero permettere all’agenzia di aggirare la crittografia, sui servizi di messaggistica come WhatsApp e Signal.

Il malware governativo

Mentre la maggior parte delle persone associa il malware con i tentativi criminali di furto di identità o con le truffe, Wikileaks sostiene che la CIA ne ha sviluppati per raccogliere informazioni.
I virus documentati possono essere usati per attaccare computer protetti e perfino non collegati a una rete.

Non si salvano neppure le auto

I documenti pubblicati includono anche un interesse per l’hacking di automobili.

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“Le relazioni odierne circa le presunte vulnerabilità dei dispositivi consumer sono motivo di grave preoccupazione, e Consumer Reports non rinuncerà a monitorare degli sviluppi, fare domande, ascoltare e informare i consumatori per garantire che le loro voci vengono accolte”, ha commentatp Marta L . Tellado, Presidente e CEO di Consumer Reports.