Ceta, l’appello di WeMove ai parlamentari Ue: “Mercoledì votate contro il trattato”

“Questo momento è decisivo per bloccare il Ceta, il trattato tra Canada e Unione europea tanto pericoloso quanto assolutamente anti-democratico. I membri del Parlamento europeo (Mep) voteranno nella giornata di mercoledì e alcuni dei nostri membri italiani giocheranno un ruolo decisivo. Sarà l’ultima volta in cui l’Unione europea verrà chiamata in causa e l’approvazione del Ceta da parte del Parlamento europeo equivarrebbe a un “sì” definitivo dell’Unione europea”. È questo l’appello lanciato da WeMove impegnata a raccogliere le firme indirizzate ai parlamentare europei affinchè votino contro la ratifica del trattato, un cavallo di Troia che servirà a sancire, seppur indirettamente, accordi di libero scambio tra Stati Uniti e Ue nonostante lo stop al Ttip.

Una firma contro il Trattato di libero scambio

“Molti membri del Parlamento europeo – prosegue l’appello – sono ancora indecisi: si accorgono del dissenso pubblico scatenatosi contro il Ceta, ma fanno anche i conti con i programmi di partito e con la pressione da parte delle varie lobby. Questa è l’ultima occasione che abbiamo per ricordare loro che dovrebbe essere prioritario l’impegno di rappresentarci, rappresentare i cittadini europei e dare voce al dissenso di questi ultimi di fronte a un trattato così controverso. La nostra azione influenzerà direttamente il voto di quei membri del Parlamento che sappiamo potrebbero fare la differenza. Dopo la mezzanotte di mercoledì l’Unione europea non avrà più alcun potere decisionale sul Ceta. Dobbiamo agire ora”.

Cos’è il Ceta

Il Ceta (Comprehensive Economic and Trade Agreement), sul cui varo è impegnato il Consiglio europeo, è l’Accordo economico e commerciale globale tra la Ue e il Canada. Obiettivo del trattato è eliminare al 99% i dazi doganali e altri ostacoli alle reciproche esportazioni e all’accesso agli appalti pubblici, aprire il mercato dei servizi, offrire agli investitori condizioni prevedibili e «prevenire le copie illecite di innovazioni e prodotti tradizionali dell’Ue». Il Ceta «una volta applicato – sostiene la Commissione europea – offrirà alle imprese europee nuove e migliori opportunità commerciali in Canada e sosterrà la creazione di posti di lavoro in Europa».

Un vantaggio per le imprese

Se per molti soggetti il Ceta viene visto come una minaccia, per altri è un’opportunità. In quest’ultima categoria rientrano le imprese che esportano verso il Canada. Per queste l’abolizione dei dazi comporterebbe un risparmio di 500 milioni di euro l’anno. Le imprese parteciperanno agli appalti in Canada, accederanno ai servizi e agli investimenti, potranno trasferire il proprio personale oltreoceano in via temporanea. Architetti, ingegneri ed esperti contabili potranno fornire i loro servizi in Canada.

A rischio le importazioni alimentari

Dall’altro lato i contestatori preoccupati per un’importazione – soprattutto alimentare – senza regole. A spaventare gli scettici è la previsione di un’invasione di carne proveniente dal Canada. Una circostanza difficile a verificarsi. Spiega chi è impegnato nei negoziati: “Nel mercato alimentare ci sono alcuni prodotti che sono stati definiti «sensibili», come ad esempio manzo, maiale e mais per l’Europa; mentre invece il Canada considera tali le carni di pollo e tacchino, oltre ai prodotti lattiero-caseari. L’Unione europea, per compensare l’ingresso di carne canadese a dazio zero, ha ottenuto l’apertura di un nuovo contingente di formaggi pari a 17.700 tonnellate, di cui 16.000 destinate a formaggi di qualità (si tratta di un incremento pari al 130 per cento rispetto ai valori attuali)”. Inoltre, il timore è che il Ceta possa costituire un escamotage per superare i veti sul Ttip, l’accordo commerciale Usa-Europa i cui negoziati si sono arenati due settimane fa.

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